E sei Tu quello a cui ho aperto le porte , quello che ho lasciato entrare, la tua disinvoltura alla quale sono andata incontro con l’incoscienza che ho; la mia follia persa nei tuoi sorrisi e smarrita in un attimo nei tuoi occhi che non hanno perso tempo ad incatenarmi, adesso senza dover poi sfuggire, ma consegnandoti i polsi e l’anima spontaneamente, e poi ecco che realizzo passo dopo passo, sospiro dopo sospiro, che è in te, nelle tue mani, che desidero perdermi… e divento piccola, e divento donna, mi hai concesso di esserlo e lo sono, con le mie fragilità latenti, alle quali non concedo mai di uscire, con i miei occhi persi nel niente che aspettano l’indicazione della strada… mi abbandono alle tue mani portami dove vuoi… è lì che voglio andare…