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mi sto perdendo
tra mille cose giro e rigiro come impazzita confusa annebbiata, chiudo gli occhi ma gira lo stesso, un sorriso e un altro, un emozione bellissima e il suo dissolversi, quasi un dolore subdolo per un non amore perduto e rubato, come sempre del resto avevo sbagliato, come sempre, e mi ero distratta, mi ero voltata da chi era lì e scappava, scappava forte , da chi poi ha ammesso di farlo da chi mi ha rovesciato addosso tutto, tutto quello che volevo sentirmi dire, e ora ho paura, paura io , paura perchè potrebbe essere e non assomiglia a quello che ho disegnato, potrebbe perchè mi fa stare tanto bene la sua presenza, e mi porta lontano, ma sono io che resto qui ancorata a terra a guardare il palloncino che vola via in cielo e non mi riesco a capacitare di quello che mi si è legato al polso e non vola, sta lì.. si allontana un po’, ma torna… che guaio , io non capisco, che guaio io non so, che guaio, fa male, un po’, che guaio perchè sono un errore sempre, che guaio e dove devo andare.. che guaio, che guaio.. aiuto.. e continuo a girare!!!
le mani piene d’amore
MI MANCHI
vorrei che tu fossi qui ora, vorrei curare le tue ferite e leccare le mie, vorrei poterti donare questo amore che mi ritrovo tra le mani, e che non ricordavo di possedere, vorrei ricoprirti di tutto questo, perché sei tu l’unico a cui lo potrei dare, l’unico che ha oltrepassato la frontiera, l’unico che è entrato dentro fino infondo nelle viscere dell’anima, che ha suonato le corde del mio desiderio, di quello fisico, di quello mentale, l’unico che mi ha fatto venire la voglia di volare,la voglia di ribaltare ogni cosa, la voglia di rischiare il tutto per tutto, come non avessi niente da perdere, pur sapendo di non aver niente da trovare.
Le mie mani stanche e colme di giorni passati tra l’indifferenza e la fatica di questa vita, sono protese verso di te che non puoi nemmeno vedermi.
Tu che sei quell’angelo a cui hanno strappato un ala e non ce la fai più a tornare nel tuo cielo, nutriti di questo amore, che ti regalo, che posso solo lanciarti addosso da lontano, per tornare a vivere e volare ancora; potesse il mio bene raggiungerti in questo tempo che è più surreale di un sogno, in questa realtà fatta solo di niente e pensieri, se solo potesse bastarti il mio bene, la mia voglia, il mio donarti ogni cosa incondizionatamente..
e se solo io capissi perché è stato così facile ..
mi sono opposta ma tu eri già dentro di me che chiedevi asilo e poi scappavi e io che non credevo alle tue parole, come sempre incapace di pensare di meritarmi quei tuoi occhi…
amore mio, questo desiderio che spoglia il corpo e lo riveste solo di brividi, che di notte mi regala le immagini dei sogni di un noi che poco esiste.. e che mi fa pensare alle tue mani, alla tua espressione, alla tua voce, alla tua bocca, su me , tu dentro me, tu sopra di me, tu parte… di me… non mi sono concessi desideri da esprimere, non ci sono geni delle lampade e nemmeno oracoli… ma io imploro il cielo in ginocchio di poter dare a te questa parte di me, perché sia cura al tuo dolore e liberi me da questo grande peso, non so sopportare l’amore, è solo un peso nelle mie mani, fa colare sangue e… questa vita breve e precaria, ci sbatte in faccia per il gusto di metterci alla prova e ci trova impreparati a tutto… lo so..e per questo scrivo qui i miei pensieri, li conservo per domani,perchè possa essere praparata, ma non lo sarò mai davanti a te…
e per questo mi manchi, manchi tu nell’intimità della mia pelle, nelle pieghe della mia anima, nell’aprirsi dei miei sorrisi, nel fragore delle mie risate, mi manca il non poterti dire che sono condannata dal tribunale del cuore a vivere l’assenza della capacità di sorreggere l’amore, e che il giudice severo mi ha dato una pena di una vita, produrre quest’amore solo per chi non può goderne.. espierò la mia pena come faccio da giorni e mesi, da sempre, ogni volta che credo di liberarmene ecco che ricompare , quando penso che sia finito ricomincia a nascere… e tu mi manchi, perché non posso darlo a nessun altro, tu solo sei colui che lo fa vibrare…tu sei la mia condanna.. la più bella e sublime, che strappa sorrisi e lacrime, che imbarazza, che fa perdere lo sguardo nel niente e iniziare a guardare altrove.. oltre … tu solo sei il padrone di questo amore, dei mie gesti e di ogni parola e virgola e sospensione, sei la pausa tra i puntini, la virgola e il punto esclamativo, sei l’emozione che fa scaturire il mio amore e sei il solo modo per espiare……!!