avrei voluto continuare quel bacio altrove, invece è rimasto lì sospeso in mezzo alla confusione, all’alcool e alla musica, al mio “non qui, non così”; è rimasto nel niente di una serata caduta tra le tante.. io non oso, non rincorro, non più .. ma hai visto bene quale fosse l’alchimia della tua pelle sulla mia, è bastato che mi sfiorassi perchè i brividi mi percorressero.. ed io sono così, solitamente ascolto la mia pelle, ascolto quello che il mio inconscio mi dice.. avrei voluto proprio dartelo altrove quel bacio, anche solo un po’ più in là, e lasciare andare le cose dove volevano, senza alcun pensiero .. solo istinto, pelle.. solo.. credo che le stelle avrebbero sorriso, e le tue mani grandi avrebbero a malapena potuto contenere i brividi, credo che su quel tuo modo di sorridere sarebbero finiti i discorsi e iniziati i baci, fino a diventare morsi, fino a spingerci là dove si poteva dire che la pelle aveva ragione oppure no, perdersi in una battaglia di carezze e capriole, di parole strozzate dai sospiri, di mani che avevano il diritto di toccare, di sfiorare di stringere; Lì, solo lì si poteva capire.. e mi è rimasta questa curiosità.. e mi nasce ogni volta che ci incrociamo, quel poco che il caso vuole , il giusto per non scomparire… sarebbe stato bello che la tua mano avesse stretto il mio polso e ti fossi fatto strada un po’ più là.. ma sei rimasto fermo nella tua posizione , senza osare.. ho bisogno di chi osa, anche se ancora sarei curiosa di.. sapere , provare, capire… mah..