da un po’ manca la voglia di fermarsi, brutta cosa, bruttissima .. ci provo oggi in questa giornata piovosa e grigia, e come dietro ad un vetro bagnato di pioggia mi osservo.. da lontano, io che piano ho costruito mille cortine di cristallo intorno a me , io che sono piccola e nascosta dentro a quella protezione che mi rende così fredda, staccata a volte inumana, un automa.. io che ho perso i progetti e forse i sogni annegandoli nella disillusione, allontanandomi da ogni emozione.. lo sapevo che era un rischio che correvo, lo sentivo che poi avrei oltrepassato quella linea sottile e ci sarei finita.. ho iniziato per non soffrire, per soffrire di meno, perché a volte veramente mi annientavo , perché alle grandi gioie , follie e emozioni, seguiva sempre un grande dolore, e io, io non voglio stare male, non posso e così pian piano… sono diventata resistente al dolore già.. ma anche a tutto il resto. Non mi spingo più là di tanto.. e così non sento più..niente.. e non mi piace, e cerco di farci qualcosa, ma mi ritrovo puntuale a far scorrere tutto sulla pelle senza più un emozione.. e solo il cielo sa quanto vorrei sentire sotto la pelle l’adrenalina, e invece.. calcolatrice e distaccata da tutto, che sia bene o male che sia gioia o dolore… che sia pericolo o follia… la ragione ha preso il sopravvento, e le mie forze non bastano a sconfiggere questa cosa… trovo spesso una giustificazione, mi trincero dietro al “non c’è niente di interessante” , o dietro al “il tempo è passato e le cose cambiano diventano diverse” , e così via… e come una diva sul palco giro lo sguardo e vado via, sbatto i tacchi e mi perdo nei giorni.. sono brava solo a incazzarmi e a mangiare bile , con il sorriso, perché anche lì trovo sempre una giustificazione. Sto cercando una via d’uscita… dentro alla mia testa.. sto cercando me e dove cazzo sono finita.. e le piccole e poche emozioni le rincorro.. per vedere se .. ma solo dopo.. dopo che mi hanno sfiorato, e poi perdi il treno e i brividi e se non accade niente.. “va bene così” .. e invece no non va bene un bel niente… ho perso per strada anche le parole, e la voglia di picchiettare sui tasti del pc, ho perso la capacità di sentire i brividi lungo la schiena, e i pugni nello stomaco, ho perso le lacrime, e le risate a crepapelle… ho perso me…
un po’ come il tormentone del momento .. Marlena torna a casa, Marlena è creatività, follia e vita, disperazione ed eccitazione, Marlena è dentro ognuno di noi.. e se la perdi.. poi ti senti solo.. ti senti mutilato, con un pezzo in meno.. perché quella è una situazione di grazia, di pienezza, che a volte fa star male, ma fa sentire vivi, comunque vivi, perché a volte fa stare così bene che ……la rivuoi indietro….. e ora io.. non so dove andare, forse posso gridare.. rivoglio ME e la Marlena che era in me. In questi 12 anni di blog ne abbiamo fatte tante io e la mia lucida follia, pianto e riso, forse a volte un po’ ci siamo buttate via, ma sempre con l’adrenalina in pancia e l’elettricità addosso.. forse sto invecchiando e la ricerca della serenità ha subissato il resto ma da un po’ non mi va… “Marlena torna a casa che il freddo qua si fa sentire”.. ho bisogno di correre e gridare e farmi male, e perdere la testa e.. chissenefrega se non è conveniente, e dar retta alla follia che mi porta via ovunque vuole, sentire i brividi se una mano mi sfiora, gridare la rabbia se una cosa mi sembra scorretta, piangere se una porta mi arriva in faccia, e se qualcosa è grande e mi spaventa… ho bisogno di comprare 100 kili di adrenalina pura e annegarci dentro almeno per un ora….