le sere rosa di fine primavera
La dolce malinconia delle calme sere di primavera, quando il cielo si tinge di rosa e l’aria si raffresca, corri con la macchina e guardi l’orizzonte, in quel pensiero che non fa male ma grogiola nel ricordo, a volte si perde nel sogno, un respiro e l’emozione di uscire a cena, con calma assaporare la dolce serenità di un bicchier di vino condiviso, di parole dette piano a non intaccare quell’incanto, la voglia di ritrovare la quotidianità e la sorprendente gioia delle piccole cose, rientrare a casa e annaffiare i fiori sul terrazzo, mentre la radio passa ancora la tua canzone, sembra tutto così normale, sembra tutto così impossibile, le amiche di sempre e le confidenze, la speranza e la certezza che domani sarà una bella giornata, che sarà una giornata con un emozione dentro, la speranza che torni a sorprenderti la vita e ti invada, un sogno che non osi fare, un momento che non riesci nemmeno a pensare, che in fondo al tuo cuore brami, e immaginare il suono di un sms che arriva, e di un sorriso che si staglia sul mio volto, ma poi è forte la consapevolezza che ciò non accade, la razionalità che combatte i sogni, ma vive dentro me ancora la forza e la voglia di credere che possa succedere, che succederà…
passo il tempo aspettando che il tempo passi
D.
a voce alta
Succede, succede..ma mi sorprende sempre, un attimo e capisci che il resto non conta..è bastato un attimo, mescolato alla mia voglia di innamorarmi, a questa primavera che stava mettendo i primi germogli, è bastato un attimo per abbassare quella cortina di ferro issata per non farsi male, e mi sono ritrovata così vulnerabile, così fragile mi sono ritrovata a seguire il volo delle rondini e guardare il cielo azzurro, e sognare te, ancora te, dinuovo te, ogni volta, e non mi hanno scoraggiato i casini, e le latitanze, la voglia di gridarlo è forte, e non so..perchè…. sappiamo bene che il volo delle rondini è bello nel sole di primavera ….nel mondo un po’ più in là., leggermente scostato dalla realtà di tutto e tutti, della frenesia del giorno di lavoro, nel mondo perfetto fatto di oceani e mari… riflessi dei tuoi occhi… e poi si sa che le lame che tagliano le vene fanno male, piano affondano nella pelle, e solcano, e fanno spazio a quel sangue che piano esce, e fa male, e ti lascia disarmata e spossata senza forze….questo l’effetto del nostro esserci alternati… e pensare che mi ero promessa di non sentirmi mai più così…preda delle emozioni, e sono stata brava ci sono riuscita e con qualcuno addirittura ho fatto la stronza, ho chiuso porte, ho preso quello che volevo e fanculo il resto..e poi è bastato un attimo, e dico un attimo…per perdermi in te… ma che hai fatto….mi hai drogato..che hai fatto, mi hai rapito i pensieri…ma chi sei..perchè …..ho voglia di guardarti in faccia tenerti stretto e dirti questo … gli occhi nei tuoi, laghi gemelli che si avvicinano..fino a fondersi…e parole libere senza timore come ti ho già detto..ma non così vicino non così….non così..
e sto imparando a vivere!
La primavera è in anticipo dentro me!
In punta di piedi mi avvicino a te, ogni passo, ogni centimetro, sono preziosi al mio sentire..
Mi hai scosso l’anima!
Come un temporale estivo ti sei abbattuto sui miei giorni, piombandomi addosso con tutta la tua furia travolgendomi e riempiendomi di sorpresa, in un attimo hai rovesciato i miei pensieri, folle e incredibile nello stesso tempo, magico, come magicamente le nubi d’agosto invadono un cielo azzurro e cade la pioggia dove 2 minuti prima splendeva il sole… e poi ti ritrovi a respirare forte e a cercare ancora l’odore di pioggia lontano, che esalta i profumi e la vita, che fa brillare le foglie….. così hai inebriato i miei sensi, come specchio della mia anima, quella nascosta, quella dei desideri reconditi, che a volte non ho il coraggio di confessare nemmeno a me stessa…quella folle …
..un raggio di sole
Le tue mani e un raggio di sole solcano la mia pelle, mentre i vestiti lasciano spazio al calore di te, le carezze dei tuoi sguardi, insieme a qelle delle tue mani, delle tue labbra che disegnano fiori sulla tela della mia schiena, il volersi appartenere trattenuto nei sospiri, sussurrato nei sorrisi e baci lievi, dolce aspettarsi e volersi, cercarsi e trovarsi, appartenersi e poi perdersi ancora
..rimando la vita!
Seduta davanti ad una tazza di tisana ai frutti rossi , fumante, tutto quello che voglio è calore, ma non ce n’è intorno, solo indifferenza e freddo e nebbia, e cadono le gocce sui vetri, di pioggia e lacrime, e cadono senza far rumore, senza destare stupore, sotto questo cielo grigio come il piombo, e cerco una luce per guardarmi dentro, per guardarmi intorno, ma non la trovo, ci sono solo piccole e flebili fiammelle che non bastano a far luce ai miei passi incerti, come fari nella notte abbagliano veloci e spariscono nel buio, e torna l’incertezza di tutto, questa lenta agonia della malinconia che sembra non aver fine mai, che non ha un motivo e per questo fa ancor più male, è solo il frutto del mio girovagare che adesso deve aver fine, perché senso non ne ha, devo iniziare a ricostruire, ma non posso, e devo aspettare, come un condannato legato ad un palo a guardare il mondo che scorre e non poter fare niente, così io… resto qui infreddolita, quasi impaurita a bere questo calore per scaldare almeno lo stomaco e sognare il sole a scaldare il sorriso, e aspettare un abbraccio a scaldare il corpo e il cuore… ogni giorno improvvisare un motivo ed un entusiasmo, quasi incapace di sognare oltre, perché impossibilitata a vivere l’oggi, tutto sempre rimandato, tutto messo via ad aspettare giorni migliori, giorni miei , giorni da vivere… e qui piantata con i gomiti su questo tavolo, chiudo gli occhi prima ancora che un altra lacrima scappi, la imprigiono tra le ciglia ed il rimmel, la camuffo, la maschero ancora una voltacon un piccolo sorriso….e rimando….rimando la vita!!!!!!