sciogli le tue braccia!
Amore mio e adesso prendimi e guardami negli occhi,
sciogli le tue braccia e stringile intorno ai miei fianchi,
mentre la tua bocca cerca me,
mentre io divoro le tue labbra belle,
mentre le mani impazzite esplorano i corpi, scansando vestiti e pensieri,
solo piacere e desiderio che si libera;
e prendimi qui ora,
intorno non c’è niente e nessuno,
e dimentica il mondo , ci sono io e ci sei te…
…..su quel tavolo che hai sognato……
solo tu e le tue voglie meravigliosamente voluttuose,
e liberati,
e fallo..
e incatenami,
e fallo,
si tu puoi, hai in mano la mia anima adesso,
per uno strano gioco del destino, a dar retta ad un pensiero,
mi ci abbandono senza che tu chieda niente e ti offrò me,
niente di più e niente di meno,ma io voglio te e il tuo piacere,
e sento il tuo respiro ,
andati i freni , andate le inibizioni, noi
… non sappiamo altro, ma questo basta,
è una sensazione a cui credere, è una tentazione alla quale cedere,
l’unico motivo perché siamo qui è perché possiamo essere così..
ognuno è tanto altro,
ma non ora e non importa,
mentre la tua bocca scopre piano il mio corpo mangiando centimetri,
e mi regali brividi, e mi regali…
e ti voglio non ti fermare,
mi apro a te , al tuo volere, le chiavi le hai in mano…
hai slegato i miei pensieri,
e io voglio sentirti godere,
voglio che quel piacere negato sia autorizzato, sia ..
e guardarti mentre quegli occhi mi fissano e mi trafiggono,
mentre i respiri tuoi sono così intensi da far vibrare l’aria intorno,
e dimenticati il mondo, il suo rumore,
ascolta solo i battiti di quel cuore che sa ancora andare a mille,
e su te ballare e su te morire ,
ti esigo e ti imploro di prendere con forza quel che è..
quello che ti ha regalato un pensiero e fallo diventare vero come noi…
e la tua pelle sotto le mie mani anche solo un secondo,
accende il mondo,
e le tue mani sulla mia pelle anche solo un secondo…
accendono il mondo…!!
e ricominciare
e credevi di non farlo più, ma oggi pezzi di vetro sono caduti dai tuoi occhi, credevi non sarebbe successo ancora, e invece basta poco , anche solo un pensiero o una parola, una sensazione o un brivido che ti sfiora e ti si riempie la gola e poi gli occhi fanno cadere pezzi di vetro e sabbia che fanno male, male da morire e allora ti senti autorizzato a smettere di sognare, a smettere di credere in quel che sei, ma non devi, non puoi farlo, tu hai dentro quello che conta, hai la tua anima, che vede oltre e quindi raccogli le tue forze, rinfresca il tuo volto con aria nuova, non ti hanno imprigionato, finchè in quei sogni crederai, finchè le tue passioni saranno grandi, sarai vivo, sarai uomo, sarai te, e niente ti può costringere a abbandonarti, non farlo mai, niente e nessuno merita questo da te, nessuno può farlo, tu sei più forte, anche se hai preso delle brutte bastonate, anche se adesso le ferite fanno male, sanguinano e i pensieri stordiscono la mente e tu non ci capisci più niente, non ti arrendere, poi le nuvole nere se ne andranno e torneranno cieli sereni, altri orizzonti da guadare, altre immagini da fissare e rendere uniche, altri stati d’animo, vale sempre la pena credere in se stessi, volersi bene, affondare nel dolore si, ma solo per poi poter risalire su, e scrollassi quel fango che ti ha reso pesante il trascorrere del tempo, che ti ha oscurato i pensieri, vale la pena reinventarsi una vita, ritrovare il piacere di esserci , di vivere e non lasciarsi trascinare dai fatti dagli eventi, vale la pena prendere in mano quello che di bello si ha , dar retta ad un pensiero a un emozione e ricominciare dovunque si sia arrivati, e ricominciare, sempre, perchè si può, perchè se siamo qui e ci vogliamo stare, sarà bene starci perchè ci piace e non perchè non si ha il coraggio di andarsene… e poi a volte capita, capita di essere lì come su un aereo, e non avere il coraggio di lanciarsi, perchè si pensa che il paracadute non si aprirà.. anche se non ce n’è motivo, perchè hai controllato e tutto è a posto, tutto è perfetto, ma hai paura e torni a terra, senza lanciarti, una, due, tre volte.. ma poi ritoverai quel coraggio, sai bene come si fa, e non è una cosa nuova, non sarà poi così diverso…… lanciati … e tocca l’aria, e bacia il cielo, e senti che scorre il vento tra le tue braccia, tra le tue gambe, senti l’adrenalina, senti l’emozoione, l’atterraggio sarà perfetto, sarà da manuale, perchè è solo paura la tua, paura di lasciarsi andare… trova il coraggio, rispetta i tuoi tempi, ok, ma fallo , tutto questo ti aiuterà a ricominciare..
1,10,100 passi di notte …
1, 10, 100 passi quelli che percorro dal letto alla cucina…1,10,100 passi quelli della notte che mi tiene sveglia, e prendo il libro tra un sorso d’acqua e l’altro, e mi metto a pensare osservo il silenzio surreale, e poi 1,10,100 passi quelli che faccio con la fantasia, per potermi affacciare alla tua finestra e guardarti sognare, 1,10,100 passi quelli che faccio correndo all’indietro senza guardare, 1,10,100 passi fuori dal mondo e dalla realtà, immersa nei sogni, nei bisogni, 1,10,100 passi ballando sul mondo, e su te, senza il bisogno di parole senza il bisogno di spiegare è la cosa più semplice e naturale, seguire l’istinto e dopo 1, allora 10, e non è detto che diventino 100, sicuramente saranno silenziosi, pieni di respiri affannati, di parole sussurrate, carezze , baci e mani che si rincorrono, sapori e odori mescolati a far inebriare i sensi, desiderio crescente , desiderio da appagare, e non ci sono domande, e domani non ci saranno passi se non quelli per andare, e allora si 1, e poi 10, e poi 100 e non è detto che non si debba ricomniciare ..e allora… corri… e conta , cammina e conta, e 1, 10,100 passi alzando gli occhi al cielo, inseguendo le rotte degli aerei, il movimento delle nuvole, le correnti di aria, e 1, 10,100 passi nelle notti tiepide di primavera, mentre il silenzio scende e prima che sia mattina, e 1,10,100 baci, adesso, dammeli, e non contare, lo farai dopo per misurare il tuo piacere, 1,10,100 passi per arrivare da te e implorarti di lasciarti andare….1,10,100 passi e torno alla realtà e magari ti vorrei picchiare per quanto mi fai imbestialire… e poi 1, 10,100 passi .. e me ne vado… e meglio andare
IO e gli UNTOUCHABLE
beh che sia un gioco al massacro il mio non vi è dubbio, la corsa sempre assurda verso l’impossibile, l’inarrivabile, l’inaccessibile, così è… magari dentro c’è il gusto della vita, ma è un po’ una fatica, assurda e molto difficile da spiegare, da spiegarsi e da capire, probabilmente unica soluzione a preservare il mio status, probabilmente l’unico modo per tenere acceso un motore che deve bruciare e non fermarsi mai, tutto ciò non si porebbe spiegare altrimenti, il mio assurdo fiorire dietro a chi è sopra le righe , chi è un attimo , giusto solo un tantino, strano… particolare… eh non si spiega.. se non con questa teoria elaborata… si io la ricerca dello speciale, della sensazione a pelle, del non ragionato, della follia…del momento , dell’ora del giorno o del mese di piacere e benessere… un motore diesel che prima vive, e non si fa domande e che poi si immerge in un mare incantato facendosi incatenare dalle correnti , ammaliare dal canto delle sirene, per poi restare lì a consumare primavere, finchè non diventano aride estati e solo allora con un po’ di rammarico , abbandonare il tutto alla ricerca di altre primavere da scoprire….. si, decisamente un modo strano… di scappare proteggermi e salvarmi dal lasciarmi andare completamente, e anche se ne muoio dalla voglia, infondo, trovo sempre e solo il modo di tirarmene fuori… ci riesco con un abilità impressionante, ed infondo chi dice che io sia troppo, esageratamente, troppo… molto più uomo che donna nei modi, inarrivabile, inafferrabile… forse è troppo a portata di mano perchè io voglia farmi afferrare e quindi… gioca solo chi… non si potrà mai toccare…. IO e gli UNTOUCHABLE…. e a volte mi soffermo sorridendo preoccupata… e mi chiedo poi cosa succede se capita che l’inaccessibile si para davanti a braccia aperte.. boh… non posso prepararmi all’evenienza ma sicuramente potrei trovare il modo di fuggire ancora di riprendere la corsa.. di fuggire invece che rincorrere.. e di… cercare la famosa scarpa giusta, in certi momenti vorrei trovarla.. e vedere cosa accade, ma poi so che sono io la sola artefice di questo, la colpevole, la regista di mille e una non storia, incomprensibile per il mondo intero, per chi non guarda oltre, per chi non ha un cervello che come il mio pensa 200 ore al giorno e le studia tutte… e vabbè condanna o talento, il mio essere per non essere, il mio andare per tornare sempre, il mio sentirsi in mezzo al mare … alla ricerca dell’orizzonte e ogni volta cambiare rotta.. ….
88%
e tu, quell’ 88 % forse un po’ di più, sei questo tutto insieme, (mare in tempesta, acquazzone estivo, brezza) tutto te, e a volte mi stupisce quanto mi fa piacere che tu sia questo e sia stato questo, e non sai quanto unico tu sia, quando quasi per un sottile piacere “ti vengo a cercare anche solo per vederti o parlare” , perchè infondo pochi reggono il confronto, forse nessuno, forse sono io esigente e forse tu sei ….. sei oltre e lo resti.. sopra la media della gente che si limita a sopravvivere, a madare avanti le giornate come fossero carrelli della spesa da spingere fino alla cassa, ma che , se anche sono pieni solo di cose banali, insignificanti e scipite, va bene lo stesso… sei oltre le persone che fanno fatica, anzi evitano di dire come la pensano, come sono, chi sono, forse perchè nemmeno loro lo sanno e non si fermano a pensare o a chiederselo, a raccontarsi solo per il gusto di confrontarsi e , solo per il piacere di parlare…. e si.. oltre… hai la voglia di scoprire, provare, fare, la voglia di vivere.. e di godere della vita… Beh sai che ti dico.. che più passa il tempo e più sono convinta che se ci fossero un po’ più persone vere, davvero, sarebbe tutto più bello, semplice e meno noioso… ma Dio mio, siamo noi gli strani quelli che parlano , parlano, parlano, pensano, riflettono, leggono e guardano.. .. beh… si è strano essere strani… ahahah.. ci si isola forse, si capisce difficilmente il contorno, bah.. ma chissene frega.. … caro 88% … menomale che tu sei così.. cavolo.. almeno qualcuno di interessante sulla terra ce lo hanno messo… è per quello che non ti hanno ripreso indietro… credimi fidati.. va… !!!
e si cambia ci si evolve…
e tu come un mare in tempesta, un giorno mi hai sconvolto, ribaltato, annebbiato, ma rabbia e caos di un momento dove avevo perso ogni equilibrio, mi hanno lasciato solo quello e le onde alte con il loro rumore e la loro schiuma bianca , mi hanno invaso la testa e sfiancato , fino a farmi fuggire , chiudere dietro a una finestra tirare le tende e accendere la musica per non sentire e vedere.. e poi andare a cercare altrove l’equilibrio della mia vita, la mia rinascita, la mia serenità, la mia…. vita….
e poi un giorno ancora sei tornato come un acquazzone d’estate impetuoso ma allegro, profumato, gradito, sorprendente e benefico, mi hai bagnato e fatto brillare, sentire odori e profumi sconosciuti, godere della scoperta di colori vivaci e aria nuova, ed è stata gioia, ed è stata sorpresa, ed è stato un piacere..
e poi sei diventato la brezza leggera, quella che accarezza l’erba e le guance, quella che fa svolazzare le gonne nei giorni di primavera, che regala pace, quella della campagna soleggiata, delle margherite che piegano la testa come se volessero osservare dove vanno i miei passi,quella che ti fa venir la voglia di sederti al sole, mani nelle mani, e questo è bello fa respirare a pieno e forte, fa stare bene…
sono inciampata su te
sono inciampata in te mentre camminavo in una giornata uggiosa , una di quelle con la luce bianca e il cielo chiaro, ma insignificante, e di colpo mi sono ritrovata invasa dalla luce dorata del sole, i miei passi si sono rallentati, le mie gambe hanno iniziato a tremare…. ho alzato gli occhi… e il cielo si è squarciato.. era blu sopra le nuvole…. ho visto te, ho bramato te, ho sognato te… e ho passato giorni inventandoti, disegnando la tua anima, colorando il tuo bel sorriso, sfumando i tuoi silenzi in lunghe chiaccherate….
socchiudo gli occhi e disegno il tuo volto, lo ricordo con novizia di particolari, lo passo in rassegna come fosse un opera d’arte, e mi viene voglia di farti una carezza, mentre ti volti e fuggi, ma poi torni, e ti prendo per mano, ti prendo le mani, dentro c’è qualcosa di prezioso, i tuoi pensieri, uno sciame d’api rumorose, schiudi i pugni, e lasciali volare via, che prendano aria, che trovino posto nel cielo, adesso le tue mani sono vuote, il tuo animo più leggero, la tua mente può permettersi di cercare altrove, oltre quello che vedi..
esprimo con timore, anzi terrore, il desiderio che sia tu a inciampare su me, perchè vorrei smettere di inventare, disegnare, perchè vorrei provare a guardare, osservare, studiare da vicino, la meravigliosa scultura che sei, per capire se infondo sei quello che si intravede da lontano, o da vicino sei solo una copia ben fatta di qualcosa di bello…
meriti attenzione e riguardo, sei così desiderabile che fai male, che i miei occhi non riescono a distogliere lo sguardo, sei quel battito d’ali che di colpo ti riporta nel mondo incantato, nel sogno perfetto, quelle parole da sussurrare, quelle labbra da sfiorare , quel corpo su cui, anche solo, pensare di morire fa bene all’anima, e non sarebbe la solita noia, non dà questa sensazione, non è qualcosa di consumato, di scontato, di comune… e guardarti da lontano ancora un po’ per poi allungare la mano.. Dio mio fa’ che inciampi su me… perchè vale la pena di avvicinarsi, perchè oggi ci è concesso, il domani non so , non sono sicura mai che ci sia il domani, e quando per un secondo si annusa l’odore della non opportunità che ci sia il domani, dopo, tutto cambia, ogni cosa ha valore solo se oggi si può pensare..e mai si rimanda… e mai..però…. forzare.. quel che non è, non è perchè non deve, non può essere, .. anche se si spera sempre che ci sia concessa almeno un ora perchè possa essere……. Dio mio fa’ che inciampi su me…!!!