Non ho bisogno di tempo
per sapere come sei:
conoscersi è luce improvvisa.
Chi ti potrà conoscere
là dove taci, o nelle
parole con cui tu taci?
Chi ti cerchi nella vita
che stai vivendo, non sa
di te che allusioni,
pretesti in cui ti nascondi.
E seguirti all’indietro
in ciò che hai fatto, prima,
sommare azione a sorriso,
anni a nomi, sarà
come perderti. Io no.
Ti ho conosciuto nella tempesta.
Ti ho conosciuto, improvvisa,
in quello squarcio brutale
di tenebra e luce,
dove si rivela il fondo
che sfugge al giorno e alla notte.
Ti ho visto, mi hai visto, ed ora,
nuda ormai dell’equivoco,
della storia, del passato,
tu, amazzone sulla folgore,
palpitante di recente
ed inatteso arrivo,
sei così anticamente mia,
da tanto tempo ti conosco,
che nel tuo amore chiudo gli occhi,
e procedo senza errare,
alla cieca, senza chiedere nulla
a quella luce lenta e sicura
con cui si riconoscono lettere
e forme e si fanno conti
e si crede di vedere
chi tu sia, o mia invisibile.
(le parole giuste al momento giusto.. e parole parole parole… saltano fuori mentre cerchi di lavorare, il file nascosto tra le cose che frughi alla ricerca di quello che ti serve per lavorare, e poi puff.. appare improvviso, e leggi , e così poi… si staglia sul viso un sorriso , sordo..un sorriso sereno.. un sorriso senza parole, senza passato “nudo”.. cancello, riscrivo e cancello di nuovo, volti , parole , poesie e pensieri, soffoco le risate e quello che di leggero vorrei e potrei dire….e mi rintano nel mio volontario esilio, distante anni luce, distante troppo o troppo poco, solo un po’ più in là ,dietro un angolo, nella penombra, nel confondersi dell’altra gente, nei se, ma e perchè..e cancello e riscrivo e cancello e riscrivo, non esisti e sei TU….. “nudo”)
plasmami a tua immagine, fa che io sia la forma migliore del tuo desiderio , vasaio sapiente e mutevole che scegli per me un nuovo aspetto ogni giorno con le tue mani dolci e ferme mi tieni salda e mi fai vivere, butti acqua su me perchè possa essere più malleabile, con cura mi accarezzi scendi i miei fianchi, io la tua forma più riuscita, tu la modestia che arrossice ai complimenti degli estimatori, anche se infondo godi infinitamente del tuo successo, timoroso di non poterselo permettere, poco abituato a riscuoterne solo gli onori, vacillante della tua fama pronto a sbattermi in terra anche se sono un capolavoro, solo perchè sono troppo visibile al mondo, solo perchè meritevole di stare in vetrina sicura della mia essenza, serena dell’opera d’arte che le tue mani hanno fatto su me..troppo perfetta troppo lodevole troppo gratuita la fama, troppo tutto… e allora vasaio non fare di me quell’opera d’arte lascia che resti argilla nelle tue mani, nascosta al mondo, ma visibile a te, consumiamoci a vicenda, finchè ci sarà tempo finchè il tuo tornio continuerà a girare, finchè non seccherò e diventerò ingestibile , ma fino a quel giorno godiamo del nostro sentirci a vicenda, il calore delle tue mani e la mia morbidezza si completano a meraviglia e non hanno bisogno di mostrarsi sarò per te la tua soddisfazione, sarai per me l’arte e la passione, un appartenersi che non lega, che non chiede e che non vuole, che vive attimo dopo attimo che si erge in un alto vaso dal collo lungo buono per metterci una rosa, e poi si abbassa a diventare un posacenere, divertimento e sensazioni a seconda dei momenti a seconda degli istanti a seconda degli stati d’animo, argilla nelle tue mani, regalo del cielo e della terra, non fermare il tornio , non avrebbe senso , hai talento e allora plasmami!
Beh io so che ci sei, sei in me in questa strana vita, ci sei entrato di forza , io non sono nessuno , ma vorrei essere qualcuno per incontrarti ancora, una volta , un altra volta ancora… E sotto la pioggia di un temporale estivo mi inginocchio sulla sabbia, davanti a quel mare che amo, perché anche lui sconosciuto… e lascio che si bagnino i miei capelli e mescolo lacrime strane e senza senso a questa pioggia, perché sia così , perché lavi via quei turbini di pensiero, perché mi stordisca , perché dal mare arrivi l’ologramma di te… Si di te che sorridi , che quasi eviti i miei sguardi, ma te, così sconosciuto, così tutto …. TE… ah, sospiro e riapro gli occhi, ritorno qui nella realtà , strega stregata da un pensiero che scaccio e che torna prepotente sempre…. TE!!!!
E’ giunto l’attimo, il momento in cui si squarcia anche l’ultimo velo, e si staglia la realtà davanti a me.
Per accettarla dovrò fare veramente un grande sforzo, mi convincerò che tu non esista, non sia mai esistito… in effetti un po’ è così… però… ci avevo creduto, sperato, lo avevo anche sognato, ma niente da fare questo è solo un gioco , uno stupido volere, e quando capisco che arriva dentro e fa male, e quando mi scopro a bramare le mani che anche solo per un attimo ho sfiorato… non va bene, e vorrei sganciare uno ad uno quei bottoni, la tua camicia celeste, il tuo sguardo intenso, accarezzare il tuo volto, e baciare le tue dolci labbra… ma tu non esisti… non esisti…me lo devo ripetere ogni istante, mi convincerò prima o poi, dato che sei così .. un ologramma che ho visualizzato per un attimo, per qualche sera, in mezzo alla gente, in mezzo alla confusione, tra le mille donne che ti rincorrono… un ologramma che poi svanisce… sempre sul più bello… e perchè tu mi arrivi dentro così???, forse perchè fuggi , perchè non posso averti, forse perchè sei così lontano che mi dai un emozione vera , qualcosa che fa anche tremare forte le gambe, e il sorriso, che mi ha costretta ad abbassare lo sguardo, perchè l’emozione mi sfiancava, mi toglieva il fiato.. tu ti avvicini e poi, pufff svanisci…. ….e ti dimentico, devo farlo, mi fa male, tanto.. perchè???… ma io non posso permettermelo.. e tu che arma hai? .. che cosa hai usato contro di me?… non capisco… non mi succede, non mi può succedere…. non a me, non adesso… non con te… ho perso le battaglie e ho deciso di non andare in guerra… farei solo una vittima.. ME… ti strappo, piano piano da dentro.. lo faccio sentendo gli artigli ancorati alla mia carne, vedendo scorrere il sangue dal mio petto, mentre la presa è dura da togliere, sei lì avvinghiato… dove ti sei messo dal primo momento, da quella sera che mi sei apparso davanti con tutta la tua energia…sei lì, che brami il mio corpo e poi…. sono io a dirti vattene, perchè tanto non mi vuoi… non lo sai… e io non lo saprò mai….. ma perchè esisti…. tu non devi esistere… e mentre lecco le mie ferite, sento il tuo calore…. più sognato che provato … chi sei.. cosa vuoi.. svanisci dall’anima mia.. tu l’oppio che regala l’oblio….. non devo, non posso.. non sei mai esistito…. e mi chiedo perchè??… sai, vecchia storia.. sono troppo, per tanti sono troppo … e invece… per te……. TROPPO POCO!!!
stasera vorrei esser da qualche parte a contemplare il cielo a guardare le stelle, e sperare che qualcuna cada, per avere la possibilità di esprimere un desiderio, uno soltanto.. uno…
purtroppo avere del tempo libero, o almeno non avere la mente occupata e sovraffollata di pensieri lavorativi, porta a sentire un po’ di più quello che c’è dentro , a cercare di mettere ordine… e qui poi si fa difficile, difficile nella mia vita , sopratutto quella sentimentale… oddio che parolona, diciamo relazionale.. i sentimenti, poco fanno per me… ed è per questo che mi chiedo… .beh, perchè il silenzio è l’arma più dura e efficace che mi viene usata contro? proprio perchè io ho solo e sempre tante parole?
E’ così, va, capita che non ci capisco mai niente, sono una “bella all’istante” che alla lunga diciamo così , annoia, stressa sconvolge , spaventa … probabilmente devo solo prendere atto di questo, farmene una ragione e assecondare la realtà dei fatti… io che amo indagare, scoprire e studiare, affrontare sciogliere e rimescolare le anime e i pensieri… io che sguazzo nelle menti contorte… ecco vengo sempre e puntualmente allontanata sul più bello, quando il gioco mi inizia a piacere… non mi mancano gli uomini e spesso scappo , molto spesso… perchè ci sono copioni visti e rivisti, ci sono quelli che vogliono comprarmi, ci sono quelli che vogliono stupirmi e poi invece hanno solo bisogno di specchiarsi nel mondo con una bella ragazza di fianco ( e dice che questa sia l’impressione che faccio), ci sono quelli che arrivano lì e poi tutto sono tranne che uomini, aspettano che io faccia a loro da mamma, no… sbagliato… quelli che vorrebbero che dopo due minuti li chiamassi amore, quelli che vorrebbero essere inseguiti poichè si sentono il meglio del mondo, quelli che ti vorrebbero portare in giro per locali e sanno solo raccontarti dell’ultimo posto dove sono stati , e delle scarpe che hanno comprato, del vestito..(ma questo non si faceva tra amiche?)… e da tutti questi scappo, scappo dalla mediocrità, dalla banalità… e anche quando mi dico.. dai provaci, qui c’è qualcosa di buono, perchè si ci può essere.. spesso dura due ore e non di più….sono io l’ERRORE, forse, non ci posso fare niente, solo far pace con me…
Probabilmente ho aperto la porta sbagliata, e quindi il resto appare grigio,piatto, noioso, nessuno ha più voglia di guardare il cielo, contare le stelle, osservare la luna, ascoltare il vento.. nessuno ha più una passione da raccontare, da trasmettere, nessuno ha voglia di leggere un libro o ascoltare una musica, una canzone e condividere emozioni , impressioni.. nessuno riesce ad osservare, molti guardano ma nessuno osserva.. nessuno ha la voglia di portarmi lontano altrove , o forse sono io quella che non si fa portare??? Eh bella domanda…
Si è vero sono una persona complicata, complessa…ma spero che ci sia qualcuno che ha voglia di sviscerare la mia complessità.. forse sono anche un tantino strana, senza dubbio egocentrica, esibizionista, un po’ perfettina… ma poi la vera sfida sta nel far cadere tutto ciò… perchè è forse la mia armatura, quella che uso per il bello all’istante…e chi osa andare oltre probabilmente può avere di più… ci metto molto a darmi completamente, troppo, forse TROPPO…
beh.. la mia razionalità mi direbbe solo di smetterla, tanto ciò che cerco non esiste.. non c’è… o meglio è raro, rarissimo .. beh.. insomma… non si può avere, non mi è dato.. … e allora potrei razionalmente cedere a qualche buona occasione… ma poi non ce la faccio, non ora e non più…e cerco, scruto, guardo… annuso, sbircio,mi avvicino e poi…
E poi resto lì a fare la pazza, la bella d’impatto, all’istante… ballando sul tavolo con il mio vestito rosso, davanti a occhi sbarrati che bramano anche solo il fatto di guardarmi… magari con qualche coraggioso cavaliere che raccoglie numeri falsi , che raccoglie le briciole del mio ego… per poi scendere da quel tavolo con il mio sogno in tasca, il desiderio di un ora, anche solo un ora o un giorno .. poi meglio se due.. in cui mi libero sono me a trecentosessanta gradi, perchè chi mi porta in alto .. mi ha preso per mano… e come se tendessi anche solo con il pensiero all’infinito e poi.. bammm d’untratto trovassi il gancio che mi trascina di forza all’infinito….. e vabbè alzerò gli occhi al cielo stanotte, magari.. esprimerò il mio desiderio, con un bicchier di vino… e una sorriso bambino….
E si schiudono gli occhi su un sogno, Venezia dal libro mi è saltata addosso,e camminare per quei vicoli, ai lati di strade d’acqua, mentre la notte leggera cade come un velo di tulle a ricoprire cieli e persone a cancellare confini e limiti ad abbracciare pensieri e spalle, e liberare i piedi dalle mie scarpe adorate , e lasciare che la mia aria sicura e a volte austera se ne vada, e lasci spazio alla dolcezza, alla voglia di sognare e lasciarsi cullare da parole e musica, e osservare le immagini perché non sono brava a fotografare e cogliere le emozioni che sento nel cuore, sono solo brava a ricordare, e allora guardo con la fame di chi vuole imprigionare per sempre nella mente il bello che non si ripete, e che non si cancella… e poi fermarsi seduta su uno scalino di uno dei ponti più famosi e lasciarsi andare , le stelle… mille, e un volto e un sorriso, non si cancella la vita, e si guarda con dolcezza, perché tutto passa, ma dentro tutto resta e lascia una scia.. a volte bella a volte meno… ma è vissuta, e quando le ferite smettono di sanguinare.. si alzano gli occhi al cielo…si sorride e si pensa che infondo è bello avere ancora qualche possibilità.. qualche giorno da scoprire, o almeno la speranza, perché la certezza non c’è mai… ..e silenzio e luci d’altri tempi, il rumore dell’acqua e l’odore dell’estate,.. e vorrei un sogno.. e vorrei abbracciare chi.. e vorrei sapere perché , e come.. e vorrei… e non importa, ciò che conta è che sono .. qui.. ora!!!!!
spirali di parole che si attorcigliano e cercano di spiegare ciò che già si sa, ma è più difficile a dirsi che non ad intendersi, e se ti guardo sento dentro che ci sei , e che sarai, e che io nonostante i miei sforzi sarò… so che tutto ciò non è sprecato è regalato a chi si merita anche di più a chi sorride sempre, a volte anche magari in modo amaro, alla vita, a chi non può sapere e capire di più, le mie parole confuse e arruffate sono la parte di me che sta volteggiando su se stessa e chiedendo al cielo una spiegazione, che in quanto cielo non potrà darmi, la parte di me che si sconfonde in voli pindalici e atterrà stremata dopo notti insonni…
la parte di me che è tua…
la parte di me che sei te…
e prendo le tue mani mentre parli e gesticoli, e le porto sui miei finachi, e ti sento dietro e ti desidero dentro, e so che stai facendo il possibile perchè ciò non sia, come lo faccio io, ma poi mi viene così… e non posso evitare di assecondare i tuoi sguardi e non posso perchè mi fanno vibrare, mi frughi in ogni angolo, come se cercassi qualcosa che hai perso, la strada per uscire, forse, o quella per entrare, come se dimenticassi chi sono, sono io, forse solo io, purtroppo, ma quegli sguardi hanno un potere quello di farmi sentire viva, e quando li trovo, li vorrei trattenere fissare e imprigionare, e sentire i tuoi sussurri e sentire le tue parole, e sentire il tuo profumo che riempie l’aria, che mi manda in estasi.. e sentirti.. ecco la parte di me che ti appartiene, ecco la parte di me che nessuno vuole, ecco ciò per cui ogni tanto mi sento aria e sole..ecco….sei la mia eroina, e ogni pallido tentativo di disintossicarmi finisce sempre male, ci cado e ci ricado, sempre tu, c’è qualcosa di speciale, c’è qualcosa che continuo a non volermi spiegare e non voler capire, c’è la parte di me che è tua….. ecco perchè parlo e scrivo e non riesco a tacere…. !
Mi manchi, anche se non ti ho mai avuto.. mi manchi dal nulla.. mi manchi… e ti racconto una storia….un desiderio… un sogno… quello che so fare perché fa male… e mentre chiudo il libro, perché le parole si mescolano ai pensieri, occhi sfuggenti, il dolore di doverti prendere il mento per far si che tu mi guardi, e la tua paura, il terrore che ti baciassi …. Sei forse un errore che tu mi hai gentilmente evitato, perché non sei niente di quello che ho ipotizzato, probabilmente… e si… e invece…. La storia…. Io ti vorrei qui nel lento passeggiare delle domeniche pomeriggio, quando il tempo sembra lunghissimo e poi vola via, con la calma e la serenità di chi si lascia vivere, si e io ti vorrei qui nella rilassatezza della mia casa , con gli abiti comodi e freschi della prima estate, seduti per terra sul tappeto a raccontarci parole sommesse, e sguardi, mescolando sorrisi, e piccoli bronci, e poi avvicinarsi poco, piano per sentire le parole che non riescono a uscire con tanto fiato, e costruire piano la confidenza, stabilire un contatto, senza fretta, e condividere gelato e caffè, concedendoti di fumare, si può qui, si, aiuta a costruire, a aprire ciò che è chiuso, aiuta a sentirsi liberi, aiuta.. e se avrai voglia di ridere potrai farlo, e la mia follia ti sorprenderà nell’esplodere in una canzone che mi farà girare su me stessa cantando, un attimo , per tornare a noi al tappeto, al passato , al futuro, al presente, alle passioni, foto, voli e libri, parole e film, musica e canzoni, e sogni infranti e sogni nel cassetto, e … a quello che vuoi, che voglio, a quello che….
Ma tu non capisci, non hai capito… e non mi vendo, e tantomeno mi svendo, e se insisto è perché io vorrei e credo che potrei e sarei, ma poi ti tolgo di dosso il vestito che io ti ho cucito,e vedo te, che da quando mi sono lasciata andare, riesci solo a sorprendermi in negativo, non riesci a dirmi niente, non riesci nemmeno a dirmi vattene, non riesci nemmeno più a scherzare e giocare, e non tolleri la mia presenza e scappi, e provi un gusto meraviglioso a farmi male…. E non hai capito niente e io nemmeno… e,e ,e, e, e allora vattene, vattene anche dalla mia mente, lasciami in pace, non torturarmi…………. E invece no non farlo ti prego spiegami parlami almeno una volta fammi capire chi sei e perché mi hai fatto questo….perchè mi sei entrato dentro, perché…..te, solo te, e te… ma perché…la persona più assurda e sbagliata per me….non andartene, e dai fiato a questo film muto…. Ti prego, fallo…. E guardami su quello scalino sconnesso con i miei tacchi alti, in bilico sulla vita, ti prego fallo, mi sembrava di elemosinare le tue attenzioni, e poi… se mi davi un schiaffo sentivo meno male, e avrei voluto picchiarti piangendo… ma non volevo e me ne sono andata… e ho deciso di non tornare, torturando qualcuno con questa storia assurda e tornando a casa prima…. Perchè se fossi tornata, si sarebbe visto che il mio rimmel cadeva a strisce lunghe sul viso e forse … mi sarei messa a implorarti in ginocchio… era una storia questa, che non credevo di raccontare…..…