abbracciami

Stasera le mie spalle avvertono forte la mancanza di qualcosa che non c’è e che a volte vorrebbero sentire, un abbraccio, e  si, e mi manca, mi manca quando mi confondo , mi manca quando sono stanca e vorrei trovare carezze e riposo, mi manca il calore delle braccia che si stringono intorno al mio corpo,  mi manca il calore che si fonde , si scambia, si mescola, quando in un abbraccio parlano i silenzi, quando non c’è la fretta di staccarsi, ma solo la voglia di restare lì e godere di quel tumulto di sensazioni , e restare così  uniti e stretti forte, forte, anche se è solo quel momento e niente di più , ma  quel momento mi manca, mi manca nella testa e sulla pelle, mi manca il respiro sul collo, e la libertà di abbandonare il mio volto sulla tua spalla… inebriarmi del tuo odore e ..

non chiedo di più, stasera non c’è di piu’..

e quando mi arrivi così mi confondi, le parole si annebbiano come fossi in preda ad uno sballo, come fossi piena d’alcool, eppure io non conosco sballo e reggo  bene l’alcool.. sei tu che mi confondi  nei tuoi abbracci, mi perdo lì dentro e ci resto annebbiata…  i miei discorsi si spengono nell’emozione, li perdo, li  rincorro e non importa se non riesco mai a dirti niente, non importa .. vorrei il tuo calore, vorrei quell’effetto che mi regali.. vorrei… che i nostri corpi si unissero , vorrei che le nostre anime si abbracciassero.. ma so che ogni volta è un po’ come ritrovarsi dopo essersi persi per poi tornare a perdersi ancora, ma quell’impatto è così forte  che fa scorrere l’adrenalina nelle mie vene, e  non mi importa se mi  sbalza così lontano… e poi mi ritrovo così a non saper dove andare… e mi perdo e ti perdo.. ancora, ma non importa….ma se puoi , almeno con il pensiero, stasera ,abbracciami, almeno per un momento solo, sentimi, guardami.. e piano se vuoi raccontami e parlami… dolce è il  suono della tua voce, dolce è sentire il tuo fiato che nell’aria mi sfiora…. Abbracciami…mi hai confuso…abbracciami ti prego..!!!

Tra mille

 

tra mille

Tra mille occhi, i tuoi.. solo i tuoi, sul mio corpo , dentro la mia anima, mi ipnotizzi e cerco di scappare per difendermi, ma infondo non voglio difendermi, voglio cadere in questo oblio e nel suo assurdo e pungente dolore perdermi in te , e ritrovare me…… hai lasciato segni sulla mia pelle, ma il tempo li sta facendo scolorire, hai lasciato segni sulla mia anima, che il tempo sta facendo comparire, sei luce ed ombra, sei tu il sorriso che la mattina mi sveglia incantata dai ricordi,dal pensiero di te, di una parola, di un gesto, di un dettaglio piccolo piccolo, del buon odore di te che sento e risento, il tuo calore come elettricità attraversa il mio corpo ogni volta che chiudo gli occhi, e non c’è uomo, non c’è nessuno al mondo che ti possa sovrascrivere, il tuo coraggio e la mia follia ci hanno fatto trovare ancora, una volta ancora e il volo c’è stato ed è stato grande.. caduto in quel non tempo dove noi ci perdiamo e ritroviamo dove non appartenendoci diventiamo uno, e lì ti ho sentito, ti accolto, ti ho imprigionato, mi sono liberata; tesoro mio non ha senso lo so, sono brava  a tenermi lontana da tutto, ma non da te, tu sei quello che vorrei, sei il sogno che ogni tanto sbava il disegno perfetto e razionale della realtà, sei il pomeriggio che vale una vita, sei la strada che accresce l’attesa, che la rende bella, sei l’alba che risveglia ciò che si ha dentro e lo fa fiorire, brillare… sei, sei tutto questo, anche  se poi come la neve basta  un attimo e sei già sciolto, e resti lì, un ricordo nella mia mente… ma sei quello per cui si prenderebbe a morsi l’oceano, perché  mi fai tremare le gambe, confondere le parole, abbandonare la realtà, perché mi sai accompagnare in paradiso e riportare, dolcemente e  senza strattoni ,giù.. tra gli umani..

Mille ce ne sono, uomini che girano ridono e chiedono, mille … ma tu.. solo tu, tu solo puoi… la mia corsa si ferma con una frenata, sempre difronte  a te, come se non ci fosse più alcun bisogno di riprenderla, perché non vi è un motivo per correre quando  chi si ha davanti è.. tutto… e ancora di più… in ogni angolo in cui volti il mio sguardo, vedo solo ciò che per me è perfetto.. ecco cosa ferma la mia corsa …..TU che sei colui che mi piove addosso come fosse una nube impazzita e rovescia su me acqua a catinelle, spogliandomi dell’inutile e lasciando solo ciò che serve perché nelle tue mani possa vibrare.. e sei… solo nella mia mente, ma lì sei… di lì non vai via, no… nooo… non vai via…

VIA, andate via!

E adesso andate via…. Si andate via tutti, via … dalla mia mente, dai miei pensieri, dai miei sogni e desideri.. via tutti… basta… non voglio più pensare e nemmeno sognare. Già una volta mi ero detta di non ci ricascare, di non lasciarmi andare a pensieri inutili come  vuoti a perdere, lo avevo deciso, e  poi invece la mia stramaledetta tendenza a tuffarmi nei sentimenti mi ha portato qui a vagare nei sogni di chi non sa che farsene, e a sostare nei giorni di chi  improvvisa un film e non lo sa recitare, chi agisce senza senso, ed io che un senso lo cerco ovunque, non ci sto dentro…mi arrendo basta, mi arrendo davanti a chi vale e potrebbe avere tutte le attenuanti , e mi arrendo anche a chi infondo non ho mai capito e di attenuanti non ne ha nemmeno una, assolutamente.. non mi importa se questo mi costringe a imprigionare questo  disobbediente cuore, non importa, gli costruirò una gabbia con le sbarre color del cielo e del  sole; adesso le voglio io le attenuanti, voglio essere io quella che riceve, io che sono brava solo a dare, una donna guasta dentro, una che per vizio regala gratuitamente  sogni, asseconda bisogni, ma ora no… basta voglio aggiustarmi.. non ci sto più.. sempre comprensiva e accondiscendente, no adesso basta.. adesso voglio essere compresa, oltre ogni limite mio e degli altri, non riesco più ad andare incontro a niente, deve essere il niente a venire incontro a me, a sbattermi addosso, a investirmi.. io no non ci metto più alcunché di mio, in questo stupido mondo ipocrita, dove non c’è spazio per chi vuole essere vero, chi vuole dire le cose come le pensa e le vive, e solo perché le pensa e ci crede veramente… non c’è posto e allora VIA… via da tutti… andatevene tutti mentre io per prima vado via lontano… dal mondo intero , questo mondo dis-umano… questo mondo che non mi piace e non mi appartiene .. basta, vado verso la mia utopia di vita, sognando che esista e costruendola nella mia mente e nella mia fantasia, gingillandomi con il grigiore di ciò che vedo e passando il tempo assecondando la noia, mentre studio il modo di non guardarmi intorno e non vedere questo posto così insipido,  così privo di coraggio di essere.. questo spazio dove non c’è spazio per la me che sono.. e allora VIA!!!

e arriverà Natale

e arriverà Natale…

me lo sono ritrovato addosso come fosse un acquazzone di quelli che non avvisano, sorprendono.. e io mi sono ritrovata impreparata a tutto, alla corsa ai regali, all’addobbo della casa, al menù del pranzo, agli auguri, ai pranzi e alle cene, mi sono svegliata una mattina e mancava così poco, e non mi sentivo euforica, e non mi sentivo nulla.

Ma è così che va, si cresce e il Natale si affievolisce, diventa un obbligo a volte, io sinceramente non ho nessuna voglia di fare regali, non tornano i conti, non ho idee, avrei solo idee per chi non vuole regali, ne avrei una valigia intera , ma non sa che farsene,  e quindi, mi limito a costruire i sogni per il piccino e girarci intorno.. in attesa che sia passato , che sia il 26, che sia un giorno di riposo, dove non accetterò inviti, dove mi inviterò ad un giorno senza regole ne orari, senza parenti, senza niente… e sogno la mia tuta, se il tempo vuole la bici, e la noia,  quella sana noia che si assapora sul divano con un libro in mano e la musica nello stereo, quella noia da vivere vestita di bianco .. e da sentire scivolare addosso e dentro come fosse un virus lento.. l’anarchia del tempo…

ma arriverà Natale, anche quest’anno arriverà.. cantava Renato un po’ di tempo fa.. ma sarà diverso, sereno in alcuni sensi, sinceramante più lieto, ma stressato di mille doveri e cambiamenti, di mille impegni, di qualche finto sorriso, sarà un Natale inventato e rinchiuso in quei gesti che fai come se ripetessi un rituale, un Natale più vuoto perchè ho perso la mia fede, dove non riesco a capire… e sarà così un po’ meno Natale, i veri amici , lo sono ogni giorno, ma non mancherà di certo l’ipocrita di turno…con un messaggio strappa cuore oppure uno circolare… assurdo .. svendere ciò che non si sente solo perchè magari è  di bella facciata… come assurdo non dire ciò che si sente per timore o pudore o chissà cosa.. e se sarà la malinconia a prendere il sopravvento, pensiamo  che è solo un giorno e poi passa…………….

Avrei voluto fosse diverso, magari portasse con se un sogno, ma so che non vivo a Hollywod, mi accontento delle piccole cose e mi raccomando che ci sia amore e stelle , che cadano sulla tua strada e bacino la tua pelle, anima che soffri per amore, tu che conosci il cielo , prova a guardarlo e ad andarci a sognare, credici e spera che lei possa capire ciò che è così incommisurabile e che tu ancora puoi dare, pretendilo se lo puoi e vuoi fare.. ma se non ci sarà strada liberati fino infondo da questo subdolo dolore e finisci di soffrire e di straziarti per chi non vuol più capire, per chi ha relegato te in un film muto.. e ha trasformato la melodia in una canzone stonata… sparisci nel cielo e vaga.. per poi tornare a planare qui su questa noiosa terra , sprovvista di anime belle e affascinati, povera di menti e cuori, vuota di persone così generose  che ancora riescono ad amare un altro e non se stesso, come tu sembra possa fare… torna a dare quello che tu hai perchè sei oltre e fai la differenza …

Piovete stelle su lui.. e sbriciolatevi sulla sua vita.. inebriatela di luce , la merita… questo è Natale, questo è il regalo, questo è quello che posso fare.. e  se così sarà, allora, arriverà e sarà davvero Natale!

cercano carezze

Ed un giorno mi sono guardata dentro alle mani, piccole e bianche, dalle unghie laccate di colori strani, screpolate dal vento d’inverno, ma vuote; ho perduto le carezze e non le trovo in mezzo alla neve, le cerco, per amore del cielo le devo trovare!  Per sfiorare quella sua pelle che aspetta, che è perduta in un angolo di mondo, nascosta dietro a quel tronco grande più del cuore, smarrita nelle acque del mare. E tra le mie mani non restano nemmeno le matite per colorare, fanno male, non si può immaginare, la pagina è vuota e non trovo la forza di scegliere colori e segni, le mie mani non ce la faranno a disegnare il sogno che merita, che gli spetta, e vorrei intuire e avere quella forza di disegnare un domani per lui, o anche solo un oggi migliore e pieno colore; ma le mie mani vuote e impotenti lasciano solo parole, battono a tempo sui tasti facendo solo un lieve rumore, assomiglia alla musica che ascolto, assomiglia, ma non lo è; così le mie mani non hanno arte, nessuna, sono solo un  prolungamento dell’anima,  in certi momenti sconvenienti, cercano calore e cercano laddove possono arrivare, ho provato a frugare sul suo petto e sulla sua schiena, ma non sono arrivata così lontano, non ho raccolto niente, e restano vuote, non sanno più nemmeno offrire pensieri e sogni, sono aride di giorni e di gioia .

Le guardo queste mani, che cucinano dolci amori e  confezionano regali inusuali,  cercano gesti che hanno dimenticato forse nella fretta di andare, di fare bagagli; gesti che hanno lasciato sbiadire nel bucato di mille cose annerite, gesti sepolti, perché quello che mi si addice non è l’atteggiamento dell’amata, ma quello del carnefice; mani, le mie,  che hanno sostituito le carezze con i pugni per poter stringere la rabbia e la delusione, mani che hanno paura di aprirsi e farsi vedere.. mani vuote che non sanno accogliere e ricevere.. cercano le mie mani carezze , ma sanno cedere solo alla passione, cercano le mie mani la via verso il cuore ma trovano più semplice fermarsi al piacere;

Le chiudo queste mani , ma non sanno più pregare sono vuote , ho lasciato la corona del rosario in un cassetto, e le mie mani lì dentro non le metto; Scavare dentro questa neve che fredda le anestetizza e le fa gelare è un modo di salvarle e farle riempire almeno di ghiaccio , finchè non verrà il tempo del sole che le farà piangere e colare di lacrime e dolore perché poi siano in grado di riempirsi d’amore.

…le mani piene d’amore

 

MI MANCHI

 vorrei che tu fossi qui ora, vorrei curare le tue ferite e leccare  le mie, vorrei poterti donare questo amore che mi ritrovo tra le mani, e che non ricordavo di possedere, vorrei ricoprirti di tutto questo, perché sei tu l’unico a cui lo potrei dare, l’unico che ha oltrepassato la frontiera, l’unico che è entrato dentro fino infondo nelle viscere dell’anima, che ha suonato le corde del mio desiderio, di quello fisico, di quello mentale, l’unico che mi ha fatto venire la voglia di volare,la voglia di ribaltare ogni cosa, la voglia di  rischiare il tutto  per tutto, come non avessi niente da perdere, pur sapendo di non aver niente da trovare.

Le mie mani stanche e colme di giorni passati tra l’indifferenza e la fatica di questa vita, sono protese verso di te  che non puoi nemmeno vedermi.

Tu che sei quell’angelo a cui hanno strappato un ala e non ce la fai più a tornare nel tuo cielo, nutriti di questo amore, che ti regalo, che posso solo lanciarti addosso da lontano, per tornare a vivere e volare ancora;  potesse il mio bene raggiungerti in questo  tempo che è  più surreale di un sogno, in questa realtà fatta solo di niente e pensieri, se solo potesse bastarti  il mio bene, la mia voglia, il mio donarti ogni cosa incondizionatamente..

e se solo io capissi perché è stato così facile ..

mi sono opposta ma tu eri già dentro di me che chiedevi asilo e poi scappavi e io che non credevo alle tue parole, come sempre incapace di pensare di meritarmi quei tuoi occhi…

amore mio, questo desiderio che spoglia il corpo e lo riveste solo di brividi, che di notte mi regala le immagini dei sogni di un noi che poco esiste.. e che mi fa pensare alle tue mani, alla tua espressione, alla tua voce, alla tua bocca, su me , tu dentro me, tu sopra di me, tu parte… di me…  non mi sono concessi desideri da esprimere, non ci sono geni delle lampade e nemmeno oracoli… ma io imploro il cielo in ginocchio di poter dare  a te questa parte di me, perché sia cura al tuo dolore e liberi me da questo grande peso, non so sopportare l’amore, è solo un peso nelle mie mani, fa colare sangue e… questa vita breve e precaria, ci sbatte in faccia per il gusto di metterci alla prova e  ci trova impreparati a tutto… lo so..e per questo scrivo qui i miei pensieri, li conservo per domani,perchè possa essere praparata, ma non lo sarò mai davanti a te…

e per questo mi manchi,  manchi tu nell’intimità della mia pelle, nelle pieghe della mia anima, nell’aprirsi dei miei sorrisi, nel fragore delle mie risate, mi manca il non poterti dire che sono condannata dal tribunale del cuore a vivere l’assenza della capacità di sorreggere l’amore, e che il giudice severo mi ha dato una pena di una vita, produrre  quest’amore solo per chi non può goderne.. espierò la mia pena come faccio da giorni e mesi,  da sempre, ogni volta che credo di liberarmene ecco che ricompare , quando penso che sia finito ricomincia a nascere…  e tu mi manchi, perché non posso darlo a nessun altro, tu solo sei  colui che lo fa vibrare…tu sei la mia condanna.. la più bella e sublime, che strappa sorrisi e lacrime, che imbarazza, che  fa perdere lo sguardo nel niente e iniziare a guardare altrove.. oltre … tu solo sei il padrone di questo amore, dei  mie gesti e di ogni parola e virgola e sospensione, sei la pausa tra i puntini, la virgola  e il punto esclamativo, sei l’emozione  che fa scaturire il mio amore e sei  il solo modo per espiare……!!

le mani piene d’amore

MI MANCHI

vorrei che tu fossi qui ora, vorrei curare le tue ferite e leccare  le mie, vorrei poterti donare questo amore che mi ritrovo tra le mani, e che non ricordavo di possedere, vorrei ricoprirti di tutto questo, perché sei tu l’unico a cui lo potrei dare, l’unico che ha oltrepassato la frontiera, l’unico che è entrato dentro fino infondo nelle viscere dell’anima, che ha suonato le corde del mio desiderio, di quello fisico, di quello mentale, l’unico che mi ha fatto venire la voglia di volare,la voglia di ribaltare ogni cosa, la voglia di  rischiare il tutto  per tutto, come non avessi niente da perdere, pur sapendo di non aver niente da trovare.

Le mie mani stanche e colme di giorni passati tra l’indifferenza e la fatica di questa vita, sono protese verso di te  che non puoi nemmeno vedermi.

Tu che sei quell’angelo a cui hanno strappato un ala e non ce la fai più a tornare nel tuo cielo, nutriti di questo amore, che ti regalo, che posso solo lanciarti addosso da lontano, per tornare a vivere e volare ancora;  potesse il mio bene raggiungerti in questo  tempo che è  più surreale di un sogno, in questa realtà fatta solo di niente e pensieri, se solo potesse bastarti  il mio bene, la mia voglia, il mio donarti ogni cosa incondizionatamente..

e se solo io capissi perché è stato così facile ..

mi sono opposta ma tu eri già dentro di me che chiedevi asilo e poi scappavi e io che non credevo alle tue parole, come sempre incapace di pensare di meritarmi quei tuoi occhi…

amore mio, questo desiderio che spoglia il corpo e lo riveste solo di brividi, che di notte mi regala le immagini dei sogni di un noi che poco esiste.. e che mi fa pensare alle tue mani, alla tua espressione, alla tua voce, alla tua bocca, su me , tu dentro me, tu sopra di me, tu parte… di me…  non mi sono concessi desideri da esprimere, non ci sono geni delle lampade e nemmeno oracoli… ma io imploro il cielo in ginocchio di poter dare  a te questa parte di me, perché sia cura al tuo dolore e liberi me da questo grande peso, non so sopportare l’amore, è solo un peso nelle mie mani, fa colare sangue e… questa vita breve e precaria, ci sbatte in faccia per il gusto di metterci alla prova e  ci trova impreparati a tutto… lo so..e per questo scrivo qui i miei pensieri, li conservo per domani,perchè possa essere praparata, ma non lo sarò mai davanti a te…

e per questo mi manchi,  manchi tu nell’intimità della mia pelle, nelle pieghe della mia anima, nell’aprirsi dei miei sorrisi, nel fragore delle mie risate, mi manca il non poterti dire che sono condannata dal tribunale del cuore a vivere l’assenza della capacità di sorreggere l’amore, e che il giudice severo mi ha dato una pena di una vita, produrre  quest’amore solo per chi non può goderne.. espierò la mia pena come faccio da giorni e mesi,  da sempre, ogni volta che credo di liberarmene ecco che ricompare , quando penso che sia finito ricomincia a nascere…  e tu mi manchi, perché non posso darlo a nessun altro, tu solo sei  colui che lo fa vibrare…tu sei la mia condanna.. la più bella e sublime, che strappa sorrisi e lacrime, che imbarazza, che  fa perdere lo sguardo nel niente e iniziare a guardare altrove.. oltre … tu solo sei il padrone di questo amore, dei  mie gesti e di ogni parola e virgola e sospensione, sei la pausa tra i puntini, la virgola  e il punto esclamativo, sei l’emozione  che fa scaturire il mio amore e sei  il solo modo per espiare……!!

grazie a te potrò costruire

 

I nostri occhi che si incollano come calamite e le parole … che  dopo l’imbarazzo iniziale che ci costa sempre molto,  come squarciare  quel velo per far entrare luce da fuori e aria nuova, aperto il varco… escono, entrano, si scambiano e si mescolano , sempre piene di tutto, con il fascino di chi non parla a vanvera, e a volte tra le mille e una ci sono le nostre poche avide e sussurrate verità, .. quelle che non si arriverà mai a dire apertamente.. Dio solo sa  che meraviglia la tua presenza e quanto mi imponga la tua assenza, si sa bene che evitiamo, credo proprio, la stessa cosa, per motivi paralleli, ma se poi sveliamo gesti e segreti, io non posso fare a meno di guardarti e aprirti il cuore e la mente, e ti abbraccio qui,per ogni volta che non lo faccio ,per ogni momento in cui vorrei farlo, e capisco e comprendo sempre più che la base sei tu, potrò forse e spero costruire delle gran belle case, ma avranno la loro stabilità solo grazie al tuo passaggio nella mia vita, casuale, inizialmente superficiale, sempre più intenso e intimo poi, diventato la pietra d’angolo di me!

sbronza di vita

me Sbronza di vita, rientro in casa che è già mattina, stordita e annebbiata, svuotata e stanca, insoddisfatta… so che domani avrò solo un mal di testa terribile, domani e i giorni a venire , perché poi non passa facilmente, sono giorni che mi ubriaco così, di vita trascinata a forza dalla mattina alla sera, come una vecchia puttana rientro a casa con il rimmel colato , e i vestiti sgualciti non da uomini paganti ma da un momento difficile, che mi svuota e mi rende insoddisfatta;

ogni giorno la vita da risolvere , ogni istante qualcuno da accontentare… e io….

 Bevo per sopravvivere, mi ubriaco di questa vita assurda…

da tempo non mi trascinavo così…

e a volte ritorna, forse perché sono sempre troppo brava a dare, a dare a tutti e non chiedo mai niente, e non pretendo niente… mai… distribuisco consigli e kleenex a chi me li chiede, regalo tempo e pensieri a chi si affaccia, sacrifico ore e pranzi e cene per lavorare gratis, e poi corro qui, là… e ci sono sempre, ovunque per chiunque, Wonder Woman mi fa un baffo.. ma poi ..

 poi mi ritrovo davanti al mio specchio a cercare di vomitare la rabbia e l’insoddisfazione che ho dentro… no, basta, me lo ripeto ogni giorno, devo pretendere per me e fuggire.. c’è qualcosa che gira male e va addirizzato… perché poi è un ingranaggio che si inceppa, e per una cosa storta, tutto ruota al contrario, ciò che non dovrebbe aver peso alcuno diventa un macigno, ciò che dovrebbe farmi stare bene, mi sconvolge e mi fa solo male, non distinguo più i sogni dalla realtà, tutto si confonde, mi sfugge, mi distrae …

non posso lasciarmi travolgere così, devo rompere questa catena, strapparmi dalle abitudini prese solo per non pensare… assaporare la vita come riuscivo a fare solo qualche mese fa.. e che palle … Questa vita messa così non mi va.. non mi vanno le persone che assumono rilevanza anche se non ce l’hanno, non mi va di sentirmi in colpa anche quando non c’entro niente, non mi va di avere sempre tutto sulle spalle e sentirmi giudicata, e mai apprezzata… non mi va proprio niente..

E per non sentire e non vedere mi ubriaco di notti inconcludenti perse a perdere tempo, e riduco i giorni a momenti di riposo, vuoti e insignificanti, con i pensieri di fare e senza la forza di agire… non riesco nemmeno a guardare il cielo a volte, che schifo.. io che aria sono e aria torno… forse a volte fa male.. forse a volte… bisogna abbassare il tiro…

forse un bicchiere di acqua minerale bevuto con chi sa cosa dire, non sarebbe male, insieme a una serata sul divano con semplicità e sorrisi senza aver paura di sbagliare.. ma io non so chiedere nemmeno questo e svanisco, sparisco, mi spengo…. E nessuno sa dove e come sono, finchè non riesco a ricominciare… sono a volte attimi, altre ore e da un po’ sono giorni…

invertire la rotta è necessario, assolutamente altrimenti non riesco a cambiare lo scenario che ho davanti.. e mi perdo… chiedo un aiuto dal cielo, o dalla terra, uno spirito o un sogno, santo o sciamano non importa mi raccomando a chiunque per che ci sia una svolta..

ma sono troppo razionale e cosciente e so bene che sono solo io che devo agire tutto il resto non c’entra niente… sono sola e da sola mi devo salvare… le mie mani, la mia testa, buttare bottiglia e bicchiere, dire no e basta… cerco la forza tra le mie parole , nella mia anima , infondo ai miei occhi riflessi nello specchio, guardo le mie mani vuote e bianche… devono agire, lo so.. anche se sono stanche!!

tra me e le mie cose

certo che passare le ore in soffitta non fa poi così bene, e no.. vengono a galla quei pensieri che cerco sempre di tenere a bada, è un po’ come andare a guardare in faccia il ritratto di Dorian Gray… si quello invecchiava , le mie cose invece tirano fuori pensieri e considerazioni..

come i miei scarponi e i pantaloni di velluto che oggi stavano proprio bene a fare una passeggiata nel bosco… e invece nessuno ha voglia di seguirmi, le amiche di adesso un po’ storgono il naso.. e i soliti amici, i compagni di camminate e cose semplici e vere.. beh  sono un po’ incasinati per seguirmi… ma invece cosa c’è di più bello che guardare i colori del bosco in autunno, respirare l’aria che ha quell’odore fantastico che ti risveglia e ti riporta alla terra…  e vabbè prenderò coraggio e andrò da sola, a catturare odori e colori, a fermare immagini, a costruire sogni…. e quanto mi piaceva e mi piace l’idea di sparpaglairmi nel bosco sempre… ancor più bello condividere quel silenzio …

e poi i miei pattini, non mi ricordo nemmeno come si fa.. ma anche lì che voglia di riprovarci, dovrei comprare le ginocchiere, perse ormai in uno dei tanti traslochi e rivoluzionamenti della soffitta, sono bianchi e celesti, quasi nuovi, usati poco , sono stati  il regalo per la mia nuova vita.. loro insieme al mio volo in parapendio..  e si un inizio di tutto rispetto , insieme alla mia bici e alla voglia di star fuori che avevo…. perchè ci voleva forza per vivere quello che avevo deciso di vivere, tanta … ma ne è valsa la pena… non investo mai in cose sbagliate… tanta fatica e lacrime, ma il premio … la mia vita… me stessa…

e poi ecco che è arrivata l’ora di mettere via il passeggino del mio piccino, che poi così piccino non è più, l’ho lavato e messo in un sacco trasparente.. e mentre lo spostavo insieme alle altre cose… beh mi sono scoperta a pensare che si forse mi piacerbbe , anzi senza forse … avere un altro bambino, no, meglio una bambina … si e mi sono sentita pervadere da un senso di gioia misto a malinconia per qualcosa che non posso certo nemmeno pensare adesso, non ci sono presupposti, dovrei essere investita dall’uragano amore sconveniente e catastrofico, ma so che  se ciò accadesse dopo solo due ore o poco più.. gli direi  .. facciamo un bambino, si lo so.. sarebbe complicato, io ne ho già uno.. e ci sarebbe da spiegargli un sacco di cose, da combattere ogni comportamento .. ma io sono una donna che ha voglia di mettersi in gioco e la mia opportunità prevederebbe anche questo.. la voglia di essere felice .. di unire il mio sangue con quello dell’uomo che porta un valore aggiunto alla mia vita, già di per se piena, e come fosse benzina sul fuoco.. fa  esplodere tutto, ardere di vita nuova, abbagliare dalla luce.. e si mi ha fatto veramente una strana impressione dirmi .. e chissà se ci sarà  mai…

bah sicuramente non sono così brava a capire l’amore.. a capire dove trovarlo o meglio a riconoscerlo….. ma in questo momento so dove è l’oro… e quindi non posso accontentarmi dell’argento.. TU sei ORO… ma non mio purtroppo  e quindi.. aspetterò e cercherò altro ORO… ma ci vorrà molto tempo, se consideriamo che ne ho intraviste due pepite soltanto in tutti i miei anni… e pensare che nessuna delle due  poi era destinata a essere con me…

 e vabbè.. lascio la soffitta il ritratto.. la polvere e tutte le cose che ci sono.. scendo le scale, mi  vado a preparare per la solita serata tra la gente, avrei voglia di un   film e di un divano.. .. sono un po’ stanca di questo strattonamento.. ma va bene così…quindi mi farò bella, indosserò la mia mascherà e uscirò per guardare il mondo che sorride e che finge a volte di divertirsi.. cercherò di farlo però lasciando il cervello sul comodino.. via…  e sia..