non puoi fuggire, oggi no…

Sai che poi arrivi e  mi guardi … penetri i miei occhi tu, che giochi a inventarti film e  che non vivi nemmeno la realtà…  ti incollo li davanti .. decisa e ferma, e stavolta non mi sfuggi, mentre cerchi una via d’uscita al mio sguardo, non parlo, non mollo,  le mie mani  stanno già scoprendo il tuo corpo, pezzo per pezzo,  e magari pensi, adesso me ne vado, sta giocando e io posso scappare, ed invece no, caro mio, adesso basta questo gioco provoca solo una reazione, quella che tu forse hai sempre desiderato, ma che  non hai mai avuto il coraggio di innescare, ma io .. io sono così, non si lasciano le cose incompiute, almeno che non vi siano parole a motivarle, e la tua immobilità mi conferma che  scappare non sarà la tua reazione… e allora adesso ti porto su in alto e poi.. ti lascio, sarai tu a volare, non mi deluderai.. lo so, so già tutto, so anche di più… ma a volte taccio, a volte mento, a volte fingo.. ma tu non sai, o forse sai benissimo… e allora mentre i tuoi occhi si socchiudono all’arrivo dei brividi, la tua camicia si lascia cadere, e le tue mani piano si iniziano a muovere sui miei fianchi, a cercare la mia pelle, a rincorrere i miei seni,  e  mentre conquisto il tuo collo, lo sfinisco di languidi baci, scende la mia gonna… lascia libere le mie gambe leggermente dorate dritte sui miei tacchi a  spillo da vertigine, che mi fanno quasi svettare su te,  sai dove andare e riesci in un attimo a farmi trasalire, la tua reticenza è svanita , dissolta, ha lasciato strada al piacere,  ci prendiamo per mano e ci avventuriamo nelle vie dei sospiri, dei sussulti,  mi abbandono a te.. conduci il gioco, conduci queste due macchine da guerra che sono i nostri corpi inebriati dalla passione , le conduci dove possono essere una e andare nella stessa direzione.., occhi incollati, mani che cercano, prendono, danno,  corpi che si fondono,  guardi fuori, ma non vuoi più scappare, i nostri sguardi si sfuggono, ma poi si sfidano ancora, trovano il coraggio,  come fosse una lotta, mentre le mie cosce si annodano sulla tua schiena, mentre i segni che lasci sul mio collo svaniranno tra un bel po’ di tempo, e ti voglio, e  sono tua, mi volti e con forza ti aggrappi alle mie spalle, sento la tua mano che mi afferra con forza,  e niente esiste più.. sospiri, ancora, parole incomprensibili, gemiti…  il sudore ci rende brillanti alla luce delle candele, ci rende scivolosi, ci costringe ad artigliarci, per non lasciarci,andare, incrocio le tue mani alle mie mentre piano socchiudo gli occhi, sopra di te è cielo.. è infinito…il tuo petto specchio della mia immagine,  la testa si ribalta all’indietro, nessun pensiero, è leggera, almeno per una volta… almeno una… e poi ricado su te come fossi atterrata dal cielo, resto lì ad assorbire il tuo calore, mentre guardo il tuo viso che piano si rilassa, mentre si apre un sorriso… maledetta incomprensione, lasciata da parte fa meno male !

“inquietudine”

inquieta la tua anima,errante nei sogni e stralunata nella realtà, tu appari, e poi, svanisci, fantasma della perfezione più imperfetta che abbia mai incrociato; nei tuoi occhi la voracità di percorrere i centimetri dei miei contorni, nei tuoi sguardi le parole che non sai dire e trovare,  sulla tua bocca il non senso di ciò che ti passa per la mente, stupido gioco infernale nel quale forse crogioli le tue fantasie proibite, ma che infondo non ha niente di te, non c’è nemmeno il coraggio nelle parole, e non c’è nei fatti.. tu provocazione intrigante quanto assurda, che probabilmente ha sempre mal interpretato dove nasce l’anima e finisce il mio corpo, la sottile linea di demarcazione sfumata e sbavata nei tratti , essenza che sembrava parte del tuo aver preso posto tra le pieghe dei sogni, ma infondo invece  era solo la mia enorme immaginazione a renderla così tua .

avrei voluto poter frugare in te, e nei meandri dei tuoi occhi,   abbassati,  arrabbiati,  dolcissimi o duri come lo è il piombo, non mi è stato concesso, e tra le poche parole ho costruito quel sentire che poteva essere perfetto.. assolutamente oltre ogni speranza che ciò potesse esistere.. speranza subito perduta perchè così infatti non è stato… tu, solo un soffio di vento,  solo un battito di ali, un volo mai spiccato , un opera svanita ancor prima di diventare arte

ma nella tua inquietudine passo e tu  scompigli , confondi e fuggi via, poi riappari ancora e poi fuggi dinuovo, l’insoddisfazione per quel che hai, e  perchè dirlo a me e perchè i tuoi sguardi ,  e gesti.. che strano e subdolo piacere ci troverai.. ho cercato di capire e di leggere tra le righe e tra i silenzi, ma non esiste una chiave che possa aprire quella porta,  vorrei la resa dei conti e  il placarsi di questa  stramaledetta inquietudine , vorrei la trasparenza e l’essenza vera di te, e di quel che non è stato mai, vorrei il distendersi di un anima che  abbandona la sua ermeticità per una apertura che può portare altrove, dove non v’è alcun bisogno di fuggire e dolce è l’incontrarsi semplicemente per scambiarsi pensieri e  idee e sogni e  chiacchere pure, perchè infondo si deve solo constatare che è andata così, strade diverse che possono solo placare ogni animo ….

stelle sul viso e sulle spalle

ci sono istanti in cui cala solo polvere d’argento dal cielo, e non puoi fare a meno di rimarere incantata con il naso all’insù a guardare il miracolo, a sentire il pizzicorino delle stelle sul viso e sulle spalle, e ti chiedi se è vero, se è così bello, e se … e la maledetta abitudine di razionalizzare ciò che di razionale non deve avere niente, è la ruota che gira, la vita che brilla.. e se ci credi infondo, poi gira.. fa girare la testa all’inizio perchè non te lo aspettavi, perchè credevi che non potesse accadere e invece dopo la fatica della salita a volte c’è la discesa.. non meno pericolosa perchè è facile cadere, ma poi si va.. finchè le gambe reggono e reggono…. e si vive.. fino infondo, a volte ci si prova a dire che non è così , ma non si può cambiare mai le cose… loro vanno come devono andare in un senso o nell’altro e se , come me, sei una che non si arrende all’evidenza , cerchi ovunque le prove.. e le riprove e poi senti le stelle..e  allora ti fai solo domande… ma non vuoi risposte , per niente al mondo , non le vuoi.. l’alibi che ti dai è solo quello di dire… ehhh si poi si vedrà… ma vai avanti… non riesci a fermati… e vorresti che tutto ciò che c’è intorno fosse scintillante come lo sono i tuoi pensieri… e fai di tutto perchè ciò sia per le persone  a cui tieni, con tutta la fatica che si può… ma che si fa con il sorriso sulle labbra….

di condanne e congiure

Se guardo il tuo sguardo mi colpisce, mi cattura,mi trapassa… sento ancora forte il  cuore che grida, il corpo che brama… e le tue mani che mi sorprendono , solo il fatto di sentirti sfiorare il mio corpo mi fa pensare… che la follia a volte è una cura per la malattia più grande, quella del cuore, ma è anche l’altra faccia del cielo quando diventa parte di me, anzi da quando l’ho trovata, lì buona buona, che taceva…sopita, incartata, ancora nuova nel fondo della mia anima, e colui che me l’ha consegnata… credo possa solo essere ringraziato ogni giorno, io che da un guaio mi tolgo e in un altro mi infilo.. so che, lì altrove c’è sempre qualcosa di bello, che è in me.. e che mi rende libera… io voglio sentire e volare, e perdermi negli occhi e in un emozione, essere gioia e magia.. solo per un attimo, regalo della vita… questo……e socchiudo gli occhi per sentirti, per vederti; tu che nel nulla ti sei perso, ma che dal nulla rimbalzi ogni giorno…non ci sei, ma sei lì di fianco, e mi basta un gesto , uno sguardo per capire e capirti, mi chiedo io,  ma perché sono condannata a questo essere così ricettiva nei confronti di alcuni esseri speciali.. mi chiedo .. quelli che hanno buttato la chiave, e chiudono imposte e porte con le tavole di legno, perché nessuno mai possa entrare, e niente possa uscire.. e io invece , io, solo uno spiraglio, un piccolo bagliore.. lo posso cogliere… cazzo ma perché … ma quale eterna follia , quale eterno tormento il mio.. congiura , condanna o missione.. sicuramente impossibile??!!!

perchè un po’….

sei arrivato tu con la tua “prepotenza”, hai preso il posto di mille idee e me ne hai regalate una sola, ma con mille facce, mille parole, e mille silenzi, con i tuoi occhi grandi in cui mi perdo,la tua pelle che mi si addice,  e le tue mani forti che mi abbracciano,  e mi regalano gioia e sorrisi, e voglia di ridere , correre e ballare e volare e gridare che  sono felice e voglio esserlo, oggi lo sono, e questo è quello che conta.   Ho lasciato un po’ più in là un passato,  ho accantonato un po’ di idee, ho fatto in modo di alzare il volume della musica, per coprire  le voci che mi volevano distrarre da noi, ho voltato lo sguardo, le spalle, e ho iniziato a camminare verso te, verso noi… e non so dove andremo ma so che il viaggio è la cosa più bella, la meta non ha più il gusto dello sconosciuto, non ha più il vigore del cammino, perde la voglia di scoprire dietro l’orizzonte cosa c’è, allora che viaggio sia…. adesso sia, perchè ogni cosa ha il suo tempo, e noi siamo questo tempo… forse sbagliato, stonato, forse complicato, ma il nostro tempo… per un po’ abbiamo cercato di evitarlo, per un po’ qualcuno ci ha salvato da noi, ma poi anche i migliori angeli si scoprono demoni, e infondo era solo un modo per distrarci da noi..

solo noi…

E poi ritrovarsi tu ed io fuori dal mondo, in un luogo dove non so se ci sia stato un dio, ma so che c’era l’universo intero che girava intorno ai nostri corpi che nell’accordarsi si sono sfiorati e desiderati, mentre le bocche sciorinavano chilometri di parole come fossero rosari, interminabili come le giaculatorie, per spiegare quello che non ci potevamo spiegare, per cercare un appiglio che ci portasse a fuggire  ancora una volta e così imploranti l’uno contro l’altra , l’uno per l’altra   fino a quando  la  pelle ha avuto la meglio e  si è mescolata per ore, senza saziarsi, senza bastarsi, come una droga nuova da provare ancora, e ancora, e cosi arrendendoci alla nostra non volontà abbiamo abbandonato i pensieri e i dubbi lasciandoli fuori, per  avvicinarci a noi, per godere di qualcosa che ha ragione solo di farsi vivere, perché tutto lo complica ogni ora, ogni attimo, ogni persona, complica qualcosa che di per se è semplice e bellissimo, è il centro del cosmo, e tutto sembra poterci girare intorno, quando siamo noi, soli noi ,  le nostre teste , le nostre mani, e i nostri occhi, dalla nostra bocca esce  musica , e sorriso, e rimane stampato sul viso e non se ne va via.. e credimi vorrei fermare tutto e dire questo è la nostra magia.. ma ci vuole tempo, ma ci vuole senso, ma ci vuole forza… la paura di deludere le aspettative ci frena al solo pensiero, e dopo esserci intimati di scappare.. e aver visto che non ci riesce, possiamo solo restare e vivere per poi trovare qualcosa che assomigli alla perfezione… io sono vera e tu anche e non dimentico nessuna parola, nessuna virgola, e non dimentico le stelle che cadono dai tuoi occhi e i salti del cuore per afferrarle.. e non posso fare a meno di pensare che il tempo dovrebbe fermarsi e  non possono essere solo ore..e  farò il possibile perché siano di più .. perché lo voglio per te e per me, per quel noi che dobbiamo scoprire …

Saper aspettare, per poter capire..

Ti penso e ti rivedo, con i tuoi occhi grandi chiusi nel sonno sereno, sei bello, quando ti lasci andare, quando fai cadere tutte le tue difese, e se servono fiumi di alcool ne comprerò in quantità industriale… sto bene con te nei pomeriggi d’ozio, sto bene con te, mentre parli e racconti, sono felice  e se ci sei lo sono un po’ di più… ma non farmi domande difficili, perché io ti ho aperto la porta , perché voglio che questo noi possa avere un opportunità, ovunque voglia andare… ma tu guardati dentro, e guarda me; a volte sembra che qualcosa si rompa ,che quell’intesa perfetta si dissolva in niente, e  non capisco perché, che cosa c’è che rovescia le cose, hai riserve che io non posso sciogliere, solo tu  puoi, non ti ho nascosto niente di me, svelandoti piano tutti i miei  modi di essere, io ho coraggio , ma deve essere  qualcosa per cui vale la pena, una cascata di emozioni,  non è un compromesso, almeno non su te e me , lo è su tutto il resto, ma prima di tutto viene quello che tu vedi e vuoi in me e da me, quello che senti, quello che pensi , sogni…  e se non può essere almeno non avremo il rimorso di non averci provato, anche solo per un giorno, vero che questi buchi neri di te, mi fanno molto pensare al perché… sei vicino, ma ancora non troppo per portarti via la mia anima, perché magari  non c’è la volontà poi di perdersi se non ci sarà una via comune, ma qui c’è la  paura di dirsi  cosa siamo, che cosa vediamo… io sono profondamente sognatrice e romantica forse, ma credo che se si chiama amore, tutto combatte, tutto supera, tutto sconfigge, vince sempre sul mondo intero.. e sai che sono coraggiosa, e che le battaglie non mi fanno paura, anzi, ma se non riusciamo a vedere questo e a dirci sinceramente che cosa è che.. finirà che resterà un quadro dipinto solo a metà con il rimpianto di non averlo concluso, una poesia alla quale manca il senso, una musica che non ha un ritornello.. resterà tutto lì sospeso.. mi sto guardando dentro e so che non sono sola…. Ma è questo che dobbiamo fare, credo, penso…Purtroppo tutto questo capita in un momento in cui sono distratta e distante da me stessa, non ho tutta la mia forza, è assorbita da mille pensieri doverosi , quelli peril lavoro che mi assorbe 13 ore al giorno, e non riesco a sviscerare le emozioni e le sensazioni così a fondo come vorrei fare, relego l’ora dell’immaginazione e del sogno,  del desiderio, alle ultime briciole del giorno… e mi spiace perché questo momento con te avrebbe bisogno di tempo.. ma non ce  né sono solo stanca  e confusa di una confusione assurda anche solo da pensare… non sono il vulcano che solitamente fa scintille..  non sono le mille idee.. un po’ perché mi freno, poichè forse , pare, non abbiamo gli stessi “tempi”… un po’ perché è piatto questo lato del mio cervello adesso… il tempo passa, siamo pazienti.. e vedremo.. ogni ora trascorsa insieme sicuramente non è buttata ma ci arricchisce, ci dà qualcosa che non si trova per strada, ovunque, almeno per me è così.. e lo è quando sono distrutta e poi finisce che si fa mattina tra parole , baci e passione.. lo è quando  ti preparo qualcosa da mangiare , lo è quando tu dormi e io leggo, lo è mentre fumi le tue sigarette e io ti rubo baci… lo è quando fai il simpatico e mi prendi ingiro.. e quindi tutto avrà un valore.. e questo come ti ho detto e promesso, resterà… per come siamo e lo siamo adesso resterà…  e oggi leggevo… che amare non è rincorrere o fuggire ma è saper aspettare… e si è  saper aspettare!!

se anche tu ci sei.. GRIDA!

Se anche tu ci sei, e sei qui ad un passo da me,

allora grida forte,

perché possa udire ciò che la ragione non conosce, ciò che non comprendo con la mia razionalità… ma tu grida,

e te lo chiedo adesso, te lo chiedo in ginocchio..

fallo, perché possa sentirmi investita di quello che dentro te c’è.. se c’è ..

e che possa capire dove è la strada che davanti a me si disegna,

io non so, non la vedo chiaramente e non capisco se è solo la mia voglia di vedere quella strada , di percorrerla,

oppure se quella strada porta a te,

a te solo, perché te sei i NO, e il SI ..

sei la normalità tra le ore della giornata e i sogni della mia notte,

sei desiderio , ma sopito , sussurrato… controllato forse, troppo…

e allora se ci sei….

prendi con forza e prepotenza ciò che vuoi, ciò che pretendi, ciò che vedi…

e non c’è ritegno, non ce ne deve essere,

una donna è tale solo se può essere la compagna di un pomeriggio d’ozio, e l’amante di un attimo di follia e passione…

lasciamoci andare,

e senza veli e pudori, percorri ogni centimetro della mia pelle,

finchè ogni piega e ogni neo non ti diventeranno familiari,

bevi di me perché il mio sapore si mescoli alle tue viscere,

io berrò di te perché poi si possa avere un po’ lo stesso odore…

e chiedere di più e ancora e chiederlo… e gridarlo al mondo, davanti alla gente.

Guardami, come lo fan tutti, e guardami mentre il mondo gira.. e fammi sentire tua…

aldisopra degli sguardi, dei pensieri e degli occhi…

lascia andare ogni freno…

lascia perdere il “non si addice”, lascia stare, niente è sconveniente, se ..

se tu sei lì, ad un passo da me…

e gridi….

Allora decidi tu se vuoi gridare e rischiare di finire con me in qualche posto del mondo a scambiarsi graffi e leccarsi le ferite, se vuoi volare alto…e annientare la paura di queste altezze che potrebbero far tremare se si pensa solo al fatto di cadere..

ma gli angeli difficilmente cadono, al limite planano…

se sei ad un passo da me, grida ..

grida ti prego fallo…

forte fino a sconvolgermi, a svegliarmi dal sonno….

Non ti rincorro .. al limite ti vengo incontro!!!

Resta!

 

resta
dentro me

Si ti chiamo amore e lo faccio qui perché è lontano dal cuore, e’ lontano dagli occhi, perché non so cosa sia questa cosa che sembra stia accadendo,che non era prevista,e forse sei tu , tu che mi stai fregando; il più  inadatto sulla carta, il più possibile per la vicinanza e la vita, e come se ci fosse un filo che ci lega ci avviciniamo e poi ci allontaniamo ancora,  e sentirti dire quelle cose che con una sigaretta in mano e un caffè davanti riesci a dirmi come se mi conoscessi da anni, mi fa tremare le gambe , e te l’ho detto e qui lo ripeto, ancora non so se è per l’emozione o la paura… sta succedendo e mi spaventa, sta succedendo e non mi arrendo e non capisco, so solo che ho un infinita voglia di averti accanto, ogni istante, ogni giorno, ogni momento, e che ho voglia di guardarti, ascoltarti, capirti, scoprirti, e sviscerare queste sensazioni e dargli un nome, voglio te, adesso te… e non riesco a dirti che forse sta succedendo, che forse un po’, solo un pochino, mi sto anche innamorando, o forse no… perché non voglio, perché ho paura di stare male, di farti male.. e tu che dici lo stesso.. e poi mi guardi e mi dai un bacio, e qualunque cosa sia è bello e non riesco a staccarmi dalle tue labbra , e voglio il tuo corpo, e adoro sentirmi sporca dei tuoi baci e piena del desiderio di te, e voglio che tu mi guardi e mi sogni, che desideri i miei fianchi, le mie mani e la mia bocca, che desideri me.. su te, e voglio che tu sia accecato dal desiderio di possedermi, mentre mi racconti, e ti racconti, mentre mangi sereno e  sempre , mentre  ti alzi, ti lavi i denti e vai a lavoro.. vorrei che ogni tanto ti passasse nella testa qualcosa di me, qualcosa che sia mia, una parola, un sogno, uno sorriso, un fremito… vorrei riempire i tuoi giorni e vorrei che fossi tu a riempire i miei, ma non riesco nemmeno a chiedertelo, e questa lo so bene si chiama paura, perché è iniziato tutto così,  paura di esporsi troppo, paura di essere troppo, di dire, di correrti dietro e allora la scusa buona per lasciarti andare, via dove vuoi, dove la vita è più facile della mia, dove non  ci sono problemi alti un metro e un pochino, dove non ci sono interferenze di genitori che non hanno ancora capito che non sono sua e che c’ho altro da fare, ti lascio scappare via da tutto questo perché io ho sempre quel cazzo di problema per colpa del quale mi sembra di non meritarmi mai nessuno, e mi fa sentire un errore per tutti, e allora ti lascio stare perché non voglio convincere nessuno a restare, e poi invece tu torni,  e ti vorrei chiedere di restare, restare .. non so se per sempre, ma per un po’ per poter capire  cosa sono i brividi che mi fai venire, e cosa è questo desiderio che mi spinge a cercarti, a chiedere parole, a farmi fantasie, a voler morire su te, a bramarti dentro a volerti addosso, con prepotenza e forza, a voler respirare con te dalla stessa pancia, dalla stessa bocca… cos’è… qui è lontano abbastanza.. qui te lo dico,  prova a restare, per un po’ almeno.. ho paura, tanta , e lo sai, ne hai abbastanza anche te… ma se non guardiamo in faccia questa realtà rimarrà solo il rimpianto per non aver mai provato.. perché io sto bene con te da morire… perché le ore passano in fretta.. perché ti ho detto no per mille volte con la bocca e nella mia testa.. perchè adesso ti dico si.. resta!!

 

mi sto perdendo

tra mille cose giro e rigiro come impazzita confusa annebbiata,  chiudo gli occhi ma gira lo stesso, un sorriso e un altro, un emozione bellissima e il suo dissolversi, quasi un dolore subdolo per un non amore perduto e rubato, come sempre del resto avevo sbagliato, come sempre, e mi ero distratta, mi ero voltata  da chi era lì e scappava, scappava forte , da chi poi ha ammesso di farlo da chi mi ha rovesciato addosso tutto, tutto quello che volevo sentirmi dire, e ora ho paura, paura io , paura perchè potrebbe essere e  non assomiglia a quello che ho disegnato, potrebbe perchè mi fa stare tanto bene la sua presenza, e mi porta lontano, ma sono io che resto qui ancorata a terra a guardare il palloncino che vola via in cielo e non mi riesco a capacitare di quello che mi si è legato al polso e non vola, sta lì.. si allontana un po’, ma torna… che guaio , io non capisco, che guaio io non so, che guaio, fa male, un po’, che guaio perchè sono un errore sempre, che guaio e dove devo andare.. che guaio, che guaio.. aiuto.. e continuo a girare!!!