conclusioni…. (3)
……il barattolo delle farfalle l’ho chiuso, per sicurezza, sbattono le ali ma non le faccio uscire chiedono e implorano, ma tu fuggi e non posso lasciare che ti rincorrano impazzite, non posso permetterlo, sarebbe un problema grosso per me e un fastidio infinito per te… perchè è così, le cose belle, quelle che mi fanno stare bene a me sono concesse solo a gocce, non è pessimismo è realtà, mi regalano emozioni piccole e intense, che mi fanno chiedere il bis, il tris, e quello che vuoi..ma va bene così.. forse è così che devono essere le cose per farmi brillare e mi rassegno a questo vivendo la mia vita senza interfenze e godendo a pieno di ogni momento, sei una persona splendida e troverai il tuo equilibrio, io sono qui disposta ad essere quell’anima di passaggio che ti fa stare bene, perché tu fai stare bene me , e sono felice di offrirti la mia confidenza e il mio bene, ne ho tanto da dare e non lo risparmio a nessuno, se non a chi mi fa del male… prendiamo il nostro piacere e facciamo scintille, perché questo è quello che desiderò di più al mondo, non amo le promesse , ma amo le sorprese, odio le bugie e le cose dette o fatte a metà.. dico ciò che penso quasi sempre, e se non lo dico è per il bene altrui, e a volte mio.. ma chi mi conosce bene, o è anche solo un buon osservatore si accorge subito che sto tacendo… sono una donna semplicemente complicata e priva del libretto di istruzioni…solo da tempo non stavo così bene ed è perfettamente inutile nascondere le emozioni; sono così brava a fare errori, che dire o non dire non fa certo eccezione, c’è qualcosa in questo mio essere che ancora non ho capito, sicuramente, cercherò di capirlo, ma c’è tempo per pensare, oggi voglio vivere , sono in grado di gestire certe mie strane congetture, so cosa voglio, adesso lo so , c’ho pensato a lungo ma osservando i mie passi bianchi sui sentieri verdi, la certezza è affiorata, mi sono detta ciò che non credevo di potermi dire.. … e con questo mentre scrivo tu potresti anche esser già svanito nel nulla, scomparso come fosse il volo veloce di una farfalla, cercherò di non mi stupire di far poche domande e come mi si addice glissare, ma non prima di averti detto che piacere averti incontrato sulla mia strada…. e mi sarebbe piaciuto che tu soggiornarsi di più in questa mia vita…
solo sesso!
ancora non riesco a credere di avertelo detto con tutta la mia naturalezza, ma l’ho fatto , ti ho detto che tra noi può essere solo una bella scopata, perchè tutto il resto sarebbe una complicazione sarebbe un assurda complicazione e ci faremmo male, io mi farei male… sono pazza, questo è poco ma sicuro, ti ho detto questo guardandoti negli occhi…sono pazza e lo so, anche se so che ti ho detto la verità perchè il giorno in cui ammettessi che è qualcosa di diverso.. sarebbe la rovina, sarebbe il dolore più straziante lo so mi conosco, sono così.. perchè il bene che ti voglio va oltre ogni limite, ma siccome ci siamo già detti che non è amore… allora ci sia tutto il resto, l’attrazione, l’alchimia , il brivido e l’eccitazione, e pure il sesso perchè no, ma nient’altro, niente che ha un altro nome.. perchè tu mi rendi libera , e quando mi dici “è così che un amore ti deve far sentire”.. non posso che risponderti… “taci che poi.. inizio ad avere dei sospetti su ciò che c’è tra noi”, perchè noi siamo questo, a te dico tutto ciò che mi passa dalla testa, senza pensarci, a te faccio le sorprese più folli, senza nessun ritegno a te regalo abbracci speciali a te regalo i miei sorrisi , le mie attenzioni, a te.. che sei l’altro lato di me.. e così come fossi in un filme mentre pranziamo insieme, ridendo e parlando anche seriamente, mentre sfioro le tue mani e il tuo viso, mentre incollo i miei occhi ai tuoi e lo sguardo è già oltre dentro la tua anima….. a te dico che noi possiamo al limite far sesso.. come a volermi mettere in salvo .. e così faccio e così arrivo dall’altra parte della riva.. e così… che altrimenti ogni altra cosa mi impedirebbe di vivere , mi impedirebbe di essere ciò che sono.. perchè se quel sospetto si fa avanti.. poi non si ferma più… e non voglio perdere tutto quello che c’è adesso tra noi, e non voglio perderti ne’ ora ne’ mai, e così… non lo metto nemmeno in conto.. che possa essere altro.. è amore, gratuito quello che due persone possono scambiarsi solo quando hanno oltrepassato l’oceano della passione, consapevoli che sanno ormai nuotare tra quelle onde, ogni tanto si lasciano andare e ci fanno il bagno, tanto sanno nuotare…..è come se ti corressi sempre accanto, mai incontro…. però mi rendo conto di avere una bella faccia tosta.. assolutamente… 88%… sarai così sempre.. lo sei, lo sai.. mi hai creato e ora che un po’ di mesi sono passati da queste parole… sto meglio, lo sai?? sto meglio ho trovato la cura.. le ali si stanno spiegando e chissà… volerò.. e tu lo sai sempre, lo vedi sempre il volo sul mio viso… mi conosci più di ogni altra persona sulla terra… sei oltre e così sai quando finiscono gli inverni dell’anima.. e arriva la primavera… lo sai sempre!!!
cosa ho fatto di me…
vacillano i miei passi, sconclusionati e dondolanti…. li inseguo.. guardo avanti e non ho chiara la strada… da nessuna parte.. niente, il lavoro in rivoluzione, senza una certezza vera, tra il se, il ma, e il poi… , il mio aspetto che è un cantiere aperto; destabilizza non riconoscere il proprio sorriso nello specchio e allora non mi guardo allo specchio, difficile mi è anche immaginarmi, mi complica la vita , ho perso un po’ della mia sicurezza, ho perso un po’ di me.. e non solo perchè i punti tirano e fanno male; lo so io perché.. perchè quell’uomo che ho chiamato amore se ne è preso un bel sacco e l’ha portata con se, nonostante le mie reticenze e tutto l’impegno che c’ho messo per tenerla stretta… , è passata finita, ma adesso mi devo rimboccare le maniche per ritornare ciò che so di essere.. ma tutto il resto poco aiuta.. molto poco… mah sarà.. e così finisce che mi tremano le gambe al lavoro e mi mancano le parole, sbaglio le taglie dei vestiti nei negozi.. li compro grandi perché mi vedo “grassa”, non guardo gli uomini poiché mi ritengo niente, e mi nascondo in casa tra le mie mura perché lì mi sento al sicuro, non esco e me ne vado a letto presto, mentre mi rifugio nelle pagine di un libro, non parlo e non espongo le mie idee poichè le ritengo fuori dal mondo e inutili…… ma dove sono finita.. uffa non mi piace per niente tutto questo… per niente..ma poi stremata dalla fatica di dover vivere ostentando tutto ciò che mi è sempre venuto normale… mi arrendo al sonno, mi dimentico di darmi lo smalto, di sistemare quel vestito o di cucinare le verdure che sono in frigo, di guardare il diario del mio bambino, di controllare la posta…mi dimentico che io esisto e che sono in gamba, molto più di quel che credo.. mi dimentico di esser donna, mi dimentico che posso se voglio posso.. tutto e un po’ di più…ma adesso basta, mi metto qui e ci penso e ci credo e mi convinco, mi devo convincere che io sono, sono e sono, molto più di quel che credo…che mi hanno fatto credere!!
ricomincio dalla fine
E ricomincio dalla parola fine scritta, questa volta, con l’inchiostro indelebile. La parola che adesso hai scritto tu marchiando a fuoco la mia pelle, e rigirando la frittata come hai fatto sempre, almeno adesso sono io il carnefice e tu la vittima, io, quella che si è comportata male, perché ha provato fino in fondo a ricercare i sentimenti del primo giorno nonostante gli schiaffi ricevuti al posto dei grazie, nonostante la pazienza che poi si esauriva, nonostante la delusione… ma va bene così altrimenti non sarebbe mai finita perché tu non avresti mai accettato di essere stato in errore… e saresti tornato sempre e io come una cretina ci sarei cascata ancora, perché questo sono una stupida che ancora non ha imparato la lezione..hai scritto FINE ho passato due giorni intontita a realizzare che era finita , non ho fatto la spesa, non mi sono lavata i capelli, non ho fatto niente, non ho parlato, non ho dormito, non ho pianto… sono rimasta così anestetizzata, attonita .. e poi mi sono dovuta svegliare.. era lunedì e la vita riprendeva il suo corso… e da qui, da qui devo ricominciare..
Si è chiuso un capitolo, una storia, una speranza, ho fallito dinuovo, ho fallito ancora, non sono in grado di gestire i mie sentimenti, non sono in grado di vivere un amore come si deve, come vorrei e imbocco strade sbagliate e le percorro finchè non mi perdo, finchè non perdo me stessa… adesso è finita, e non è un male… anzi….
Adesso si ricomincia, piano, si cerca di trovare il piacere nelle piccole cose, nei sorrisi del mio bambino, nelle parole di un amica , negli ingredienti di una torta, nei numeri del mio lavoro, nei passi dell’ora di danza, nelle parole di un libro, nelle bollicine di un aperitivo…ma ancora non sono me, sono avvolta da una nebbia, pietrificata dalla delusione, sfiduciata nel sesso maschile e sconvolta da me stessa… mi tengo alla larga da ogni uomo, anche quello che tempo fa avrei pagato perché mi corresse incontro.. adesso è costretto ad inseguirmi mentre scappo… non voglio sforzarmi, voglio che accada da se.. che mi svegli una mattina e .. mi sia tornata la pelle d’oca.., mi sia tornata un po’ di follia… febbraio finirà per fortuna, e si spera che accada presto.. e poi arriverà la primavera, e con lei.. speriamo tornino le emozioni, i brividi e i sogni, magari le farfalle nello stomaco, magari di quelle a doppio senso, di quelle che regalano la libertà… ma ora va così…. Ma ora va….
e .. NON ti vengo a cercare
Ci siamo detti tante cose, e nei nostri abbracci c’è tutto il calore delle parole “ti voglio bene” , ed è bellissimo, ed e’ vero , fa battere il cuore, mi dimostra che le parole hanno ancora un senso carico di significato, anche se all’apparenza sono così inflazionate e banalizzate, mi fa capire che esiste ancora emozionarsi per un sentimento. Quel nostro non essere è la cosa più speciale che ci sia.. ma poi in queste giornate piene di piogge a sprazzi, e di cieli grigi, aumenta la voglia di incontrarti e diminuisce la probabilità che ciò accada , cosa strana, ma la coincidenza che di solito muove la nostra vita.. viene meno.. e allo stesso tempo sono invasa dall’alone di te, da quella presenza che si allontana mentre mi invade i pensieri, li irretisce e mi inibisce quasi dall’avvicinarmi fisicamente , sempre per la mia fottuta paura di invadere spazi a me non concessi, resto dalla mia parte e tu dalla tua, mentre subdolamente ti insinui nei miei sogni facendo l’amore con me nelle notti uggiose di quest’inverno poco freddo ma molto umido, li abiti tutti e li rendi così reali che la mattina riesco con fatica a capire che erano sogni, sento il tuo profumo e il tuo sapore mentre trasali di piacere, il tuo respiro e il suono della tua voce, le tue risate… e forse dopo tanto i brividi lungo la mia schiena… quelli che ogni giorno cerco e non trovo più nelle mille situazioni, eppure… non c’è mutazione che mi induca in questa situazione, o forse si..??? ma questo è un altro parlare.. e non ti vengo a cercare..
ma poi basta un raggio di sole che mi fa l’occhiolino da dietro alle nuvole a far cambiare il ritmo,perchè si sa che non amo il buio e le tenebre se non le scelgo, e così basta solo una scia dorata a darmi la voglia di essere me stessa e di credere in quello che sono senza vacillare, non sarò perfetta ma , sono me.. quella che ogni giorno indossa scarpe speciali per poter contare i passi della vita, per aver voglia di camminare andando un po’ più in là.. anche se agli occhi di chi mi incrocia, sembro immobile, ma piccoli passi ogni giorno fanno percorrere tutte le strade del mondo, ed è li che voglio andare, un po’ più in là..con la fatica e i momenti di stanchezza ma con la certezza di fondo che là andrò….e quando ritrovo me, ritrovo la voglia di trovare te, magari in un gesto semplice ma mai scontato, come quello di condividere un caffè con la calma che merita e la serenità che mi dà parlarti, confidarmi, ascoltare te… come a volte mi viene la voglia di chiamarti solo per il profondo e sconfinato piacere di perdermi in quei discorsi che stanno lì nello spazio aperto del cielo, che lo riempiono di tutti gli argomenti possibili ed immaginabili, che sia la filosofia del vivere o la ricetta per una buona cena,avrei voglia di confidarti pensieri, perchè poi tanto lo sai, mi vengono fuori da se, e magari cercare nelle tue parole le risposte alle domande che non mi faccio, che non oso farmi, e cercare nei tuoi occhi quella luce che mi fa sentire a casa, che mi fa sorridere… perchè tu?.. perchè quando si sta girando in un vortice si cerca un punto fermo e l’unico punto fermo sei tu, almeno io ho questa convinzione, e quindi.. so che quando ci sei si allineano i pianeti , tutto ha il suo equilibrio lascia spazioa emozioni senza complicazioni, perchè non ho bisogno di dimostrare niente, di fare la ruota come i pavoni, di piacerti per forza, perchè tanto non avrei nessuna opportunità di apparire diversa da ciò che sono, con te non ci riesco, sono me… ed è rilassante… e sai che mi riesce ridere liberamente?? e sai che se ti abbraccio è perchè lo voglio fare, e lo faccio anche meno di quanto vorrei per non toccare quel confine.. e lo sai che dico ciò che penso e sogno, a volte anche senza ritegno? e lo sai che ancora riesci a farmi mancare la terra sotto i piedi a volte e a farmi venire l’affanno??… e forse si, anche a ridarmi un emozione… sei la mia cura e la mia malattia.. sei te… e in te mi cerco… forse perchè le premure che mi riservi sono più di quel che ho o forse sonomeno ma sono quelle che toccano come la scossa elettrica, a volte ho paura che svanisca questo a volte penso che se poi ci avviciniamo di più magari possiamo trovare meno, e forse ho paura che possa magari essere di più.. e oddio.. e poi mi arrotolo tra le parole tesoro mio… e non ti vengo a cercare , perchè tu sai dove trovarmi..qui di sicuro, e sai che cercarmi e’ facile come cercare le stelle nella notte serena e sappi, se non lo sai già che io sono qui e so starci…… e non ti vengo a cercare.. perchè alla fine sono codarda.. perchè… alla fine…sto aspettando di fare come BUD SPENCER .. intanto piego le spalle e raccolgo le forze… e poi…. sarò io che spazzo via le nuvole su di me….
pugni alla porta, l’anima grida
..e come un incessante battere di pugni alla porta, il tuo pensiero a volte tormenta la mia anima , non mi da’ pace finchè non vengo a cercarti, per trovarti, per sfiorarti, per sfiorare te e il tuo pensiero e se è il tuo corpo tanto meglio;solo così, quell’incessante voce che chiama, si placa, si rasserena, si siede ad osservare il lento scorrere del tempo colmo dell’incontenibile rinascere di sguardi e pensieri, parole e sorrisi, la libertà di essere quello che sono, che siamo, l’uno al cospetto dell’altra .. solo così si placa l’anima che grida, perché appagata e soddisfatta di essere stata ascoltata e ammirata, di aver ottenuto quello che chiedeva, che bramava; e anche fosse solo un attimo, lì si ritrova l’essenza del non appartenersi ma dell’essere parte di un anima che ha ingoiato e fatto suo un pochino dell’altra, per non dimenticarla in nessun modo, per portarla con s’è senza fatica alcuna, per divorarla ogni volta che ne vuole un po’ , senza doverla mettere mai nel bagaglio del giorno perché è lì ovunque, perché non ha un peso, sta dentro e sta intorno come aria, sangue e fiato… ecco perchè a volte il rumore che fa quel pezzettino è così forte che non lo si può snobbare, ma lo si deve necessariamente assecondare , per poter poi vivere.
E così tra noi poi capita che sia tutto normale, quel che se ci pensi non si può spiegare, non ha un nome ne’ un motivo, è così ed è bello perchè è così….
non nascondersi ma mostrarsi, dimostrarsi senza pudori e veli, dire tutto anche se è sconveniente e poi fermarsi e capirsi senza dire niente, far scendere poi saltellanti brividi lungo la schiena a far venire la pelle d’oca e ricordare che il corpo vibra, quando l’anima è libera e vola…. Quando non si tenta di far la ruota come i pavoni perché vien naturale mostrarsi così, con quelle piccole imperfezioni ma con tanto di emozioni, perché non c’è niente da dimostrare c’è solo il piacere di stare … e goderne.. perché è nell’essere , nell’esserci che ci si dà, senza prezzo e senza chiedere il resto.. un po’ come è naturale alle foglie volare dai rami e volteggiare nell’aria per poi lasciarsi cadere …senza preoccuparsi né dove nè come … ma vuoi mettere come sono belle, libere e felici di quel volo .. così è…
stare vicini a volte è necessario oltre che bellissimo, il bisogno di sentire la pelle , il sentire le mani, nelle carezze lievi e negli abbracci profondi, le labbra, l’odore di noi che così facilmente e semplicemente si mescola , come se.. come se avesse la stessa base e su questa si fosse sviluppato, ma in questa si ritrovasse facilmente…
scrivere … di noi
Aspetto che arrivi l’autunno su una panchina umida del parco, il cielo minaccia temporali, ma il vento sposta le nuvole e fa fare capolino al sole, l’aria è troppo calda, i pensieri troppo confusi, mi manchi, ma non mi manca il male che mi facevi , mi manca quando ti abbracciavo, mi manca quando ti lasciavi andare e ridevi, e quando la tenerezza lasciava che una lacrima ti solcasse il viso, ma non mi mancano i tuoi inquietanti silenzi, le tue assenze, i ritardi, l’egoismo, la tua distrazione, quella no, proprio non mi manca;
Mi manca, però, ancora la forza di scrivere di noi, di quel che ho cancellato perchè era troppo duro da tenere, ispido da accarezzare, troppo doloroso da sopportare.. perchè scrivere è come ripercorrere il tempo che è stato, è guardare in faccia le cose brutte, la mia sofferenza derivata dalla tua , i tuoi disagi , la tua immobilità, ma scrivere mi porta a pensare anche alle cose belle che per amor mio ho allontanato, i momenti in cui ci sei stato .. le cose belle che abbiamo condiviso, le sere sul divano, e quelle nei locali, le notti interminabili, le bottiglie di vino… sto cercando di fuggire da questo stillicidio di guai, sto conquistando pian piano la mia serenità, anche se io aspiro ad essere felice.. forse è solo l’aspirazione condivisa da tanti, ma non mi arrendo credo che ci sarà da qualche parte la mia felicità.. ho chiuso la porta, ma ogni giorno apro le finestre perchè possa entrare qualcosa di nuovo, qualcosa di bello…
Sto facendo amicizia con me stessa ancora una volta, io e me usciamo insieme, soddisfacendo vicendevolmente i nostri bisogni, cercando di esaudre i desideri, e provando a sognare… ci vuole un po’, come in tutte le relazioni, a trovare un nuovo equilibrio, ma io e me ci vogliamo bene e dobbiamo volercene sempre più.. ogni tanto ci facciamo un regalino per assecondare la nostra voglia di coccole… oggi una tisana uva nera e fragola… una bella camminata nel parco … e qualche parola… tutto questo per riuscire a non farsi risucchiare da tutta l’insoddisfazione che si respira in giro, la voglia di polemizzare, la ricerca affannata di un compagno…. per restare fuori da tutto quello che vedo intorno e che non mi piace per niente… io e me per rimanere sempre un po’ estranei al mondo , quel tanto che mi porta a capire e ribadire che la vita è bella basta fare le cose che ci piacciono… !!!