follia e allucinazione
se si annienta ogni cosa che sta intorno ogni volta che incontro anche solo l’immagine di te riflessa nei miei occhi o dentro un bicchiere, non ci posso fare niente se le favole fanno parte della mia mente, e così poi quando ti avvicini, crolla il mondo si sgretola in mille cristalli e gira tutto come fossimo dentro ad un caleidoscopio, tu io e nient’altro, in mezzo alla confusione, alla gente, solo questo, tu e io, anche se so che è solo una lontana illusione, una mia allucinazione, mi muovo come in una bolla di sapone in un non tempo sospeso tra l’alcool e la musica , in mezzo alla lucidità della mia infinita follia, questa vita sospesa nel nulla, senza senso e motivo, nelle briciole di un pensiero che mi ha dato un emozione che cerco come fosse una droga dalla quale dipendo.. e non mi basta, non mi può bastare, dovrei smettere e cancellare, ma ci sono tasti di vecchi pianoforti che si toccano e rimangono incantati e non riesco a far smettere quella nota di suonare , e vorrei non sentire e invece come un adolescente mi perdo .. e anche se mi volto, giro, cerco, vivo, niente, torno lì; come Ulisse mi ammalia il canto delle sirene. Io persa in questo limbo.. solo un numero e forse nemmeno così alto.. tu qualcosa che non si tocca, non si vede ma che toglie il fiato come quando sei lì che stai per decollare dal campo di volo .. e corri nel niente.. e così resti per un attimo senza respiro, ferma encefalogramma piatto, e poi gira gira tutto…. non si può, assurdo ma .. passerà si cancellerà , si riscriverà sopra un altro sguardo, uno, spero uno solo che sia … brivido e follia, ma ora torno lì, ovunque tu vada, in piccoli gesti in quelle poche assurde parole dette tra i denti quando sarebbe l’ora del sonno e dei sogni, e quei tuoi piccoli baci rubati…che sono più di quelle notti in cui fai l’amore finchè c’è fiato ,finchè c’è forza… e che chiamarlo amore è un oltraggio si chiama sesso… ma insomma niente che abbia a che fare con.. il mondo che gira intorno in quei brevi istanti immensi che racchiudono il sapore di un emozione…
non posso cedere
un brivido sulla pelle, un sorriso dal niente e il mondo che si ribalta all’indietro e poi scappo, sono invincibile e non mi voglio far raggiungere da niente, accade ogni volta per quella capacità innata di leggere dentro agli occhi nella profondità dell’animo, dove si annidano i tesori e le sorprese, e ogni volta cado nel tranello, resto lì come in un immersione a girovagare negli abissi di un altra anima che non mi è stata concessa ma che mi sono presa quasi per gioco e per sfida , vincere una battaglia è facile molto.. ma poi ci lascio le penne il cuore e anche gli occhi e così non posso essere più invincibile.. non mi rassegno a lasciarmi trascinare dalle mani forti dell’innamoramento che non porta a niente, che fa sentire solo le punte affilate dei coltelli che tagliano la gola, resisto con tutte le mie forze, per adesso la cosa è facile mi aiutano i tuoi gesti, mi aiuta il tuo non offrirti, il tuo chiudere quella porta sull’anima, il tuo voltarti altrove e guardarmi solo mentre non ti guardo.. sia mai che quello sguardo torni, sia mai.. cadrei in ginocchio priva di forze ad aspettare che il vento cambi , ma la mia consapevolezza in questo momento mi fa capire che il vento è contro.. resisto e posso resistere .. tienimi lontano, è il più bel gesto che tu possa fare, sii forte tu per me, io, non lo sono mai stata ed ho voglia di amare, ma non entro dove le porte son chiuse, busso ogni tanto, ma poi me ne vado silenziosa.. volta lo sguardo ogni volta, altrimenti non potrei resistere alla tentazione.. niente mi conquista come gli occhi .. mi fregano solo quelli.. tu mi hai guardata senza distogliere lo sguardo, tu mi hai legata e trascinata verso te.. per tutto il tempo dei baci infiniti con i quali hai ricoperto la mia bocca e la mia pelle, mi hai tenuta dentro il tuo sguardo.. anche quando potevi socchiudere gli occhi.. tu hai toccato il profondo delle mie corde e fatto suonare la melodia dell’anima.. ma c’è un problema.. “c’è lei nella tua vita e non vuoi più mandarla via” così diceva una canzone.. ed io sto diventando l’eterna due.. e non posso permettermi di cedere all’amore, solo passioni fuggevoli e sfuggenti, solo attimi e non assecondo nemmeno un po’ le sensazioni.. perché tu saresti perfetto.. perché indossi quei pantaloni.. perché sorridi .. perché hai le mani che ti ritrovi, forti, belle, lunghe.. perché mi hai coperto di baci e per un momento anche solo uno mi hai fatto sentire cenerentola al ballo, tra le tue braccia in mezzo alla pista semi deserta con gli occhi di tutti puntati addosso… cenerentola…
tre passi e sono fuori.. da me!
attraverso la vita, lascio il tailleur sulla sedia e appoggio le responsabilità lì insieme alle chiavi, dimentico le risposte sensate , i pensieri pensati, i calcoli e i consigli le valutazioni e le stime, le tastiere e le parole ponderate e soppesate, apro l’armadio alla ricerca di quelle cose che mi trasformano nell’altra me, le gonne corte, e i lustrini, colori e collane, tutto ciò che è solare e fuori dal tempo, .. faccio tre passi e attraverso la vita esco di casa e dimentico chi sono, lascio il resto a casa, e assaporo il gusto della vita nel mio rossetto scuro.. balla finchè c’è fiato, canta finchè c’è voce, sii te e non lasciare più che niente ti arrivi, che quelle brutte ferite si possano riaprire che nessuno riesca più a farti sentire sbagliata… signorina bella, sei fuori dal coro e ami starci fuori dal coro… quindi sbattiamocene altamente le scatole dei benpensanti, infondo non c’è nessuno che possa dire che sbagli, che c’è di sbagliato nel cantare , ballare ridere e scherzare… solo chi vede la vita come una tragica imposizione di doveri può vederci il male.. o chi invidioso passa le notti a guardare le foto in cui sorridi…. tanto poi quando fai dinuovo quei tre passi e rientri nella tua casa, lasci i lustrini e i tacchi per terra, rimetti pensieri e tailleur e vai!!!
L’odio non mi appartiene…
E mi riempio gli occhi di bellezza, immagini di monti cieli foglie fiori monumenti e case dolci sorrisi e persone, perché oggi si sta provando a farci dimenticare tutto e colorarlo solo di grigio , la violenza e l’odio non hanno razza religione o ragione , alla base c’e sempre e solo un unico dio quello del potere e del denaro, e noi tutti come un gregge di pecore, ci sentiamo autorizzati a rispondere con rabbia e con altra violenza , a farla crescere in noi e senza ritegno a raccontarla al mondo senza filtri eleggendo a filosofi o profeti di una umanità colpita dal male…. e dall’odio… e non me la sento di stare qui a dare le colpe e a sostenere chi continua a sparare nel nome di chicchesia, il terrorismo non e’ nei terroristi , e’ nella rabbia , violenza , odio , interesse e denaro, e’ nell’addestrare la gente facendogli sentire padroni del mondo accendendo il fuoco dell’odio e dandogli un pretesto e un nome di un dio in cui agire. E’ per questo che voglio sentirmi libera oggi piu che mai di guardare ancora il cielo è godere del blu, del rumore di una foglia del silenzio dell’aria , il dolore per vite spezzate senza motivo e’ grande e forte e si sente, per tutti quei morti sparsi nel mondo non solo a Parigi ma ovunque vicino o lontano che sia, quel dolore grida nel cuore di ognuno di noi, deve gridare fino a farci pensare che siamo solo dei poveri illusi pronti sempre ad aggredire tutto e tutti senza alla fine comprenderne la ragione, completamente disabituati ad amare, a guardare in faccia l’altro, a seminare gesti gratuiti d’amore , affetto,felicita’, oggi piango le vittime e piango queste considerazioni , mentre cerco di assaporare il bello del mondo e regalare solo gesti d’amore in tutte le sue forme, sorridere a chi mi passa accanto e dargli il buongiorno….. questo e’ il mio modo di portare il lutto per un mondo che si sta perdendo , qualunque guerra farà di noi tutti le vittime, non ci saranno ne vincitori ne vinti .. solo la morte avrà la meglio …
il disco è rotto!
e poi si incanta il disco e ripete sempre le stesse parole, quelle che ti piacevano, diventano una nenia, che non ha più sapore e nemmeno ardore, le canti e le ripeti come fossero un libro conosciuto a memoria che poi magari alla fine viene a noia, e così la vita che si ripete nel suo cerchio , rincorrendosi, con emozioni confezionate, già vissute e consumate come le suole delle scarpe che a furia di camminare in cerchio sono finite , e non ti piace più il gioco, ma ne sei prigioniero, e come se non riuscissi a trovare la via d’uscita, e la testa gira, e ti viene la nausea.. e ti siedi con gli occhi sbarrati a cercare la soluzione, a frugare nella testa come cercassi infondo ad un baule, sperando che salti fuori un coniglio fatato che cambia tutto in un attimo, che la magia esista e spazzi via tutto ciò che non vuoi più vedere e porti mille stelle e bagliori a dar vita a qualcosa di nuovo , di emozionante.. che faccia fare un salto allo stomaco come se buttassi giù un bicchiere di cocacola troppo gassata , se saltassi giù da un trampolino.. ma poi che cos’è , cosa manca cosa si è rotto, l’amore quello che non sai riconoscere che forse fuggi perché hai paura perché scappare si addice più che lottare o anche solo giocare, perché giocare fa male, fa sporcare le mani, fa dei grandi buchi nell’anima.. e poi niente ti metti in ascolto per ritrovare il centro dell’anima , ma ti sfugge, e ricominci a camminare in quel cerchio scrutando per vedere se una via d’uscita c’è.. perché deve pur esserci, e se è nascosta devi trovarla, e imboccarla, andare incontro all’ignoto, andare di là dove non conosci i passi, dove provi paura, stupore, curiosità.. dove… se allunghi una mano non sai cosa puoi trovare, dove aguzzi la vista per guardare oltre.. dove niente è lo stesso, dove tutto è nuovo, e dovrà esserci questa via d’uscita .. da qualche parte, e la devi trovare, prima che le suole delle scarpe finiscano e che i piedi doloranti cedano il passo alla rassegnazione, prima che la nenia ti intontisca i pensieri, prima che i giorni diventino tutti uguali… devi trovare la via…
brutte copie del blog
Volevo solo avvisare chi di voi mi conosce che il blog linkato sotto ha provveduto a copiare un bel numero di post miei senza citare fonte e spacciandoli per propri, povera gente…
Io sono vera e lo so e lo sa chi sa di cosa scrivo.. per il resto solo rabbia e disgusto… e se non li conoscete guardate il film ” INSIDE OUT”
Saluti
http://blog.libero.it/DALIDA/view.php?reset=1
nel niente del mondo
e mi scopro a pensarti, a pensare a come sarebbe andata se invece di scappare mi fossi buttata e ti avessi chiesto ancora di uscire, mi scopro a pensarti perché c’è qualcosa che sfugge , che attrae , ma non convince, c’è uno schiaffo all’anima che brucia, che tu non mi hai dato ma che mi hanno recapitato, e mi scopro a pensarti come tutte le cose che non si sono concluse, che non hanno avuto un epilogo che non si sono esaurite, e mi viene facile pensare a come saresti stato se , ma mi mancano le parole e nei tuoi gesti cerco una plausibile spiegazione.. e mi scopro a pensarti perché sei passato senza che io lo volessi fino infondo, nel momento sbagliato, non ho trovato parole, non ho giocato, mi sono ritirata senza le forze per metterci anche questa.. e ora mi ritrovo qui a pensarti e a guardare la scia di qualcosa che ancora mi incuriosisce e sveglia la mia immaginazione; troppo in fretta andava il tuo treno , troppo in fretta per poterci saltare, ero ferita, provavo a camminare, eri di più ma non potevo ancora saltare… e ora che è andata non credo possa tornare, magari non era niente ,ma un idea da conoscere e poi scartare, magari eri meno di quel che potevo immaginare, magari… adesso resti sospeso nel niente, insieme a quello sguardo sbucato da dietro le lenti dei tuoi occhiali, che non riesco a dimenticare, resti sospeso in un giorno di sole, di parole nel vento , in una bottiglia di vino, un piacevole pranzo e resti lì nel niente del mondo……
abbiamo attraversato il mondo, tu ed io.
e come dire che tra le tue braccia è casa, che nei tuoi occhi c’è la sorgente dei miei gesti, il coraggio della follia o dell’immobilità.. quando come se ci fosse una calamita mi attiri e non posso fare a meno di incollarmi a te, non curante del mondo intorno, e se ci siamo persi ti ritrovo.. in noi vive il doppio gioco del dire e del fare.. un po’ vince l’uno e un po’ l’altro, ma quel filo non si spezza.. sopravvive, vive.. in tutte le stagioni della vita.. nella calma apparente, nel silenzio, nel tumulto…. e poi come un fiume in piena dal niente .. le tue mani addosso , i tuoi respiri che incalzano sul mio collo, si inarca la mia schiena, salgono i brividi.. salgono mentre sono ancora incredula che sia tu, e che sia io.. ma allo stesso tempo mi sembra l’unica cosa naturale che possa accadere tra noi.. l’unica che esiste nei nostri sguardi, l’unica conseguenza ai nostri discorsi, ai nostri abbracci… tu che ogni volta sei la ritrovata novità… e mi libero in un attimo mentre l’istinto animale di noi si alza dall’anima e si trasferisce nei corpi, che non si fanno pregare per entrare in contatto che lo sono infondo sempre, e si mescola dinuovo tutto in quella nostra passione animale in quella nostra carne che profuma di giorni passati e di attimi rubati .. è così… e non ti chiedo perché non saprei che rispondere se tu mi chiedessi.. è così .. e mi sento come se avessimo attraversato il mondo e fossimo lì lì per tornare al punto di partenza.. con la consapevolezza del bello ma con la spossatezza del tempo e con il terrore del ripercorrere quelle strade che non sono sempre state facili.. in questo nostro viaggio ci ritroviamo sempre vicini e poi ci allontaniamo, non ci stacchiamo mai troppo, ma non ci prendiamo nemmeno per mano, ognuno i suoi passi, ognuno i suoi pensieri che spesso si assomigliano, ma che non conosciamo nel profondo.. e allora resto in silenzio a godere del bello e della luce che resta sul mio volto e nei tuoi occhi, resto in silenzio sorrido ti penso e penso che ti voglio un bene infinito e che il sangue è sangue e se si può non comandarlo.. è bellissmo…
.. e devo fare le capriole
come se ci fosse intorno una gran confusione porto avanti i miei passi e cerco il blu del cielo sopra al naso , sopra la testa.. cammino spedita e con gli occhi frugo gli angoli del mondo in cerca di qualcosa che mi fa sorridere , che mi faccia ridere, che mi faccia anche inciampare.. scelte fatte, e strade intraprese più e più volte ..ma la confusione prende il sopravvento, per fortuna non manca il coraggio di andare dritta, di andare avanti sempre , non manca la speranza nel futuro ma forse manca la voglia, manca quell’aria che ti fa sollevare gli occhi e svolazzare il cuore , tutto è peso , tutto è sintomo di poca soddisfazione tutto deve portare al cambiamento radicale ,perché quando non mi piace ciò che è deve cambiare, devo rovesciare il piatto, devo svuotare le tasche e fare le capriole.. devo trovare il momento esatto per rompere e irrompere nella vita, con me e quel che so di essere e quel che voglio essere .. intanto studio quel che mi circonda e cerco di discernere ..