ecco quale era la mia paura…

e lo sapevo che mi avresti ferito,  sapevo che avevi un coltello in mano… e me lo hai conficcato nel fianco mentre sul tuo volto si squarciavano risate,  da me colavano fiumi di sangue verde dalla rabbia… umiliata, offesa, per il tuo essere stupidamente distratto, distratto nelle amicizie , distratto nei comportamenti, distratto nelle azioni, distratto dalla tua vita e distratto da me… e le strette al cuore e allo stomaco che con tanta naturalezza mi davi, erano solo il preludio per questo dolore,  che mi ha invaso ….e non è il credere o non credere a te, è il prendere coscienza di averti dato troppi alibi, di non averti messo limiti  , di aver sperato in qualcosa che non è arrivato che non è stato.. che…  e  la delusione mi brucia ancora e le parole, le parole non mi bastano perchè  io voglio i fatti, perchè sono abituata che le MIE parole sono piene di fatti, ma nelle tue non li trovo… ti ho sbattuto la porta in faccia, si… ma le porte sono fatte per bussarci fino allo sfinimento, per essere buttate giù anche a calci, se si ha qualcosa da dire e da fare….  mi sono seduta sulla sedia di cucina ed ho aspettato, per un bel po’.. e poi.. la mia attesa è stata così ripagata, l’attesa per il tempo che non è arrivato,  l’attesa di te.. e allora adesso quel tempo lo devi battere se vuoi trovarmi  ancora lì.. che  ci sia … mi conosci .. o forse no… la mia sensibilità mi porta ad estremizzare tutto, mi rende vulnerabile…ma poi mi trasforma in un mostro che si libera di tutto in un attimo… che si sente offeso e che  raccoglie tutta la forza che ha pur di   combattere un dolore… e scatena uragani… pur di perdere il vizio di prestarsi all’abitudine di soffrire.. e se tu soffri mi spiace, ma  mi spiace anche di più che soffra  io,  e il male   che sento non mi piace,  assolutamente e il bene che provo non può bastare a sopportare questo…  solo l’elevare l’amore al di sopra di tutto  mi può far capire che .. e mi può far vedere che…  e se sto così è  solo per amore…..  ma l’amore pensato, immaginato e sognato,  non basta più, a questo punto della vita serve l’amore vissuto, e non faccio sconti, non ne faccio più… l’uomo accanto deve essere un valore aggiunto non una sofferenza latente fatta di incomprensioni, e se per vizio tendo a dare sempre tutto e anche di più senza nessuna fatica.. poi quando vengo ferita..  sanguino e … mi chiudo e resto lì nel mio rifugio e non dò niente per niente.. e non dò…. non ho mai avuto paura di perderti, era di questo, di questo dolore che avevo paura…… e mi chiedo sempre perchè non possa essere capita e capire, mi fa abbastanza incazzare tutto questo… io voglio star bene… solo stare bene…e mi viene spontaneo operarmi per far star bene tutti gli altri, ma mi costa e mi è costato far questo per far star bene me.. o almeno per allontanarmi il più possibile dal dolore e girarmi dall’altra parte per non poterlo nemmeno vedere… 

“Io non pretendo di avere verità assolute
ti invito solo al tuo destino
che può cambiare
può certamente migliorare
dipende dall’impulso che vuoi dare

Ma grido, ancora grido
pensando a quando mi dicesti io senza te impazzisco
lo riconosco anche io ero presa, ma mi sono sentita offesa da te
e così io me ne andai “

  ( cuore pallido- Amalia Grè)

smarrita in un sogno

Mi sono smarrita in un sogno, mi sono persa e fatico  a trovare la strada,  vorrei ridere… e correre felice  con il sole sul viso e invece cammino da sola a fatica controvento in una giornata grigia, e non c’è notte così bella che faccia scomparire l’angoscia  del risveglio , non è così che deve essere, non è così che può essere… come se mi schiacciasse un sasso la schiena e il fiato faticasse a uscire, con sofferenza cerco di raccogliere le forze per scoppiare, per scrollarmi di dosso questo folle e assurdo peso… non ci sono candele accese,  solo luci artificiali, e nel mezzo di momenti meravigliosi, si stagliano sensazioni devastanti e piene di dolore, stonate… stonate sono le canzoni e le parole , stonato quello che faccio, e incompresa la grandezza della posta che ho messo in gioco, su quel tavolo c’è la cosa più preziosa che ho, c’è  quello che con i denti proteggo  ogni giorno… ma sembra troppo poco, anzi sembra niente…  e non bastano le carezze, sempre meno di quel che serve, e non bastano le parole vaghe per essere abbastanza, e non bastano i pensieri sempre troppo  poco sinceri,…….e fa un male terribile quando mi chiedo se forse questo non è altro che dolore puro che cerco di anestetizzare con l’alcool… mi chiedo perché non possa vivere a pieno qualcosa che mi fa solo bene , perché sono incapace io o perché sbaglio sempre???… e sono solo un errore…. Qualcuno un giorno mi ha detto di non pensarlo nemmeno… almeno ci ha provato.. Lui,  anche se io non gli ho creduto, e non credo mai a nessuno….  lo so.. e  chissà… ….         come sono incapace di vivere….!!!!  

capire la malattia per trovare la cura… noi

In questi giorni ho pensato, facendo i conti con me stessa e cercando di far scivolare via l’ansia e la stanchezza, e magari la confusione che dentro di me spadroneggia da un po’… mi sento confusa.. mi sono messa alla ricerca dell’origine della mia “malattia” per poter poi trovarne una “cura”.. mi sono scoperta bisognosa d’amore,  mendicante di attenzioni, sempre affannata e preoccupata di fare il bene per tutti, di dare solo cose belle, regalare  sorrisi ,  e poi stare lì a raccogliere le briciole di tutto questo amore spremuto.. e  mi ritrovo però senza forza alcuna, e non c’è gesto e non c’è parola che vengano spontanee nei miei confronti, o  non le sento, e Dio solo sa quanto ne ho bisogno.. quanto.. io sono la roccia, che si frantuma al primo soffio di vento, sono ghiaia…

 io voglio che si abbatta su me la tempesta dell’amore folle, che mi travolga e lo faccia facendo un fracasso terribile… io  voglio e pretendo questo… sono stufa di capire, giustificare,  cercare, arrovellarmi il fegato per scovare dentro alla distrazione un sentimento, e mi scopro grigia , e non mi piace per niente , e nel contempo mi scopro gelosa, e non è da me, e mi scopro triste, e non lo voglio essere, io ho già dato., io voglio ridere e vivere, non stare a vedere la vita da fuori, e  così mi mortifico nel sentimento che provo , ma poi mi fa male  ogni volta che non leggo nei suoi occhi il desiderio della mia pelle, dei miei baci, delle mie carezze, mi fa male e mi rende insicura terribilmente insicura, e non mi piace per niente,  mi ripeto forse non sono attraente per lui, e mi fa male quando vedo che non è indifferente ai connotati femminili, ma i miei sembrano non interessargli per niente,  e poi quando esco di casa, e la gente si volta a guardarmi, mi arrabbio ancor di più… come quando gli occhi attenti di chi  sempre coglie le sfumature brillano alla vista di un movimento involontariamente sensuale, e mi chiedo perché non accade a lui…  è altrove la sua mente, smarrita in mille pensieri, è vero, ma se io sono qui credo di essere degna di nota ogni tanto, ma  non accade mai… e mi allontano  mentre mi allontani, mi sento sempre troppo poco, ma io non lo sono, a volte mi fai sentire ridicola, ma non lo sono, mi sento poco accettata, poco desiderata, poco , sempre troppo poco… … e non voglio sentirmi così.. sminuita, data per scontata.. no… ho pensato forse che stiamo scambiando amore con un affetto profondo che può legare due amici,  forse è così… e poi a volte tutto questo mi fa pensare che io non sia giusta per lui, che quasi si vergogni ad avermi al suo fianco, mi spiace, ma io vado a testa alta,  ed è così che voglio andare.. chi mi sta di fianco deve essere serenamente felice e fiero di me…ho bisogno di ridere, e avere argomenti di cui parlare, ho bisogno di confronto e relazione, e invece a volte guardando gli angoli all’ingiù delle nostre labbra mi viene male allo stomaco… ma perché.. non si riesce a ridere a scherzare.. spesso cala il silenzio e sparisce la voglia di unire e mescolare i pensieri..ognuno chiuso nei suoi che pesano come macigni… e noi cocciuti continuiamo….io ho bisogno di volare e ho bisogno di sentire che chi mi sta accanto abbia la stessa voglia… che non si lasci vivere sul divano, ma che voglia uscire anche solo per respirare il blu del cielo,  o cercare le scie di stelle cadenti…

E le parole mancano si contano sulle dita, si allontanano i  sorrisi,  si affrettano ad affollarsi mille pensieri… c’è qualcosa che non funziona ,  si è rotto, c’è ancora un tempo per rimettere a posto ogni piccolo particolare, scacciando i pensieri e i problemi almeno quando si può, tanto  a stare lì a spezzarsi la testa con brutti pensieri non si risolve niente..…proviamo…  ma sul serio con entusiasmo e voglia di darsi per aversi, con l’attenzione all’altro, con meno egoismo e più coraggio, con leggerezza e impegno…..??!!! Se poi sono solo io che sbaglio a guardare le cose da questa angolazione… beh.. allora scusami ho travisato, sono brava a farlo….!!

non puoi fuggire, oggi no…

Sai che poi arrivi e  mi guardi … penetri i miei occhi tu, che giochi a inventarti film e  che non vivi nemmeno la realtà…  ti incollo li davanti .. decisa e ferma, e stavolta non mi sfuggi, mentre cerchi una via d’uscita al mio sguardo, non parlo, non mollo,  le mie mani  stanno già scoprendo il tuo corpo, pezzo per pezzo,  e magari pensi, adesso me ne vado, sta giocando e io posso scappare, ed invece no, caro mio, adesso basta questo gioco provoca solo una reazione, quella che tu forse hai sempre desiderato, ma che  non hai mai avuto il coraggio di innescare, ma io .. io sono così, non si lasciano le cose incompiute, almeno che non vi siano parole a motivarle, e la tua immobilità mi conferma che  scappare non sarà la tua reazione… e allora adesso ti porto su in alto e poi.. ti lascio, sarai tu a volare, non mi deluderai.. lo so, so già tutto, so anche di più… ma a volte taccio, a volte mento, a volte fingo.. ma tu non sai, o forse sai benissimo… e allora mentre i tuoi occhi si socchiudono all’arrivo dei brividi, la tua camicia si lascia cadere, e le tue mani piano si iniziano a muovere sui miei fianchi, a cercare la mia pelle, a rincorrere i miei seni,  e  mentre conquisto il tuo collo, lo sfinisco di languidi baci, scende la mia gonna… lascia libere le mie gambe leggermente dorate dritte sui miei tacchi a  spillo da vertigine, che mi fanno quasi svettare su te,  sai dove andare e riesci in un attimo a farmi trasalire, la tua reticenza è svanita , dissolta, ha lasciato strada al piacere,  ci prendiamo per mano e ci avventuriamo nelle vie dei sospiri, dei sussulti,  mi abbandono a te.. conduci il gioco, conduci queste due macchine da guerra che sono i nostri corpi inebriati dalla passione , le conduci dove possono essere una e andare nella stessa direzione.., occhi incollati, mani che cercano, prendono, danno,  corpi che si fondono,  guardi fuori, ma non vuoi più scappare, i nostri sguardi si sfuggono, ma poi si sfidano ancora, trovano il coraggio,  come fosse una lotta, mentre le mie cosce si annodano sulla tua schiena, mentre i segni che lasci sul mio collo svaniranno tra un bel po’ di tempo, e ti voglio, e  sono tua, mi volti e con forza ti aggrappi alle mie spalle, sento la tua mano che mi afferra con forza,  e niente esiste più.. sospiri, ancora, parole incomprensibili, gemiti…  il sudore ci rende brillanti alla luce delle candele, ci rende scivolosi, ci costringe ad artigliarci, per non lasciarci,andare, incrocio le tue mani alle mie mentre piano socchiudo gli occhi, sopra di te è cielo.. è infinito…il tuo petto specchio della mia immagine,  la testa si ribalta all’indietro, nessun pensiero, è leggera, almeno per una volta… almeno una… e poi ricado su te come fossi atterrata dal cielo, resto lì ad assorbire il tuo calore, mentre guardo il tuo viso che piano si rilassa, mentre si apre un sorriso… maledetta incomprensione, lasciata da parte fa meno male !

“inquietudine”

inquieta la tua anima,errante nei sogni e stralunata nella realtà, tu appari, e poi, svanisci, fantasma della perfezione più imperfetta che abbia mai incrociato; nei tuoi occhi la voracità di percorrere i centimetri dei miei contorni, nei tuoi sguardi le parole che non sai dire e trovare,  sulla tua bocca il non senso di ciò che ti passa per la mente, stupido gioco infernale nel quale forse crogioli le tue fantasie proibite, ma che infondo non ha niente di te, non c’è nemmeno il coraggio nelle parole, e non c’è nei fatti.. tu provocazione intrigante quanto assurda, che probabilmente ha sempre mal interpretato dove nasce l’anima e finisce il mio corpo, la sottile linea di demarcazione sfumata e sbavata nei tratti , essenza che sembrava parte del tuo aver preso posto tra le pieghe dei sogni, ma infondo invece  era solo la mia enorme immaginazione a renderla così tua .

avrei voluto poter frugare in te, e nei meandri dei tuoi occhi,   abbassati,  arrabbiati,  dolcissimi o duri come lo è il piombo, non mi è stato concesso, e tra le poche parole ho costruito quel sentire che poteva essere perfetto.. assolutamente oltre ogni speranza che ciò potesse esistere.. speranza subito perduta perchè così infatti non è stato… tu, solo un soffio di vento,  solo un battito di ali, un volo mai spiccato , un opera svanita ancor prima di diventare arte

ma nella tua inquietudine passo e tu  scompigli , confondi e fuggi via, poi riappari ancora e poi fuggi dinuovo, l’insoddisfazione per quel che hai, e  perchè dirlo a me e perchè i tuoi sguardi ,  e gesti.. che strano e subdolo piacere ci troverai.. ho cercato di capire e di leggere tra le righe e tra i silenzi, ma non esiste una chiave che possa aprire quella porta,  vorrei la resa dei conti e  il placarsi di questa  stramaledetta inquietudine , vorrei la trasparenza e l’essenza vera di te, e di quel che non è stato mai, vorrei il distendersi di un anima che  abbandona la sua ermeticità per una apertura che può portare altrove, dove non v’è alcun bisogno di fuggire e dolce è l’incontrarsi semplicemente per scambiarsi pensieri e  idee e sogni e  chiacchere pure, perchè infondo si deve solo constatare che è andata così, strade diverse che possono solo placare ogni animo ….

stelle sul viso e sulle spalle

ci sono istanti in cui cala solo polvere d’argento dal cielo, e non puoi fare a meno di rimarere incantata con il naso all’insù a guardare il miracolo, a sentire il pizzicorino delle stelle sul viso e sulle spalle, e ti chiedi se è vero, se è così bello, e se … e la maledetta abitudine di razionalizzare ciò che di razionale non deve avere niente, è la ruota che gira, la vita che brilla.. e se ci credi infondo, poi gira.. fa girare la testa all’inizio perchè non te lo aspettavi, perchè credevi che non potesse accadere e invece dopo la fatica della salita a volte c’è la discesa.. non meno pericolosa perchè è facile cadere, ma poi si va.. finchè le gambe reggono e reggono…. e si vive.. fino infondo, a volte ci si prova a dire che non è così , ma non si può cambiare mai le cose… loro vanno come devono andare in un senso o nell’altro e se , come me, sei una che non si arrende all’evidenza , cerchi ovunque le prove.. e le riprove e poi senti le stelle..e  allora ti fai solo domande… ma non vuoi risposte , per niente al mondo , non le vuoi.. l’alibi che ti dai è solo quello di dire… ehhh si poi si vedrà… ma vai avanti… non riesci a fermati… e vorresti che tutto ciò che c’è intorno fosse scintillante come lo sono i tuoi pensieri… e fai di tutto perchè ciò sia per le persone  a cui tieni, con tutta la fatica che si può… ma che si fa con il sorriso sulle labbra….

di condanne e congiure

Se guardo il tuo sguardo mi colpisce, mi cattura,mi trapassa… sento ancora forte il  cuore che grida, il corpo che brama… e le tue mani che mi sorprendono , solo il fatto di sentirti sfiorare il mio corpo mi fa pensare… che la follia a volte è una cura per la malattia più grande, quella del cuore, ma è anche l’altra faccia del cielo quando diventa parte di me, anzi da quando l’ho trovata, lì buona buona, che taceva…sopita, incartata, ancora nuova nel fondo della mia anima, e colui che me l’ha consegnata… credo possa solo essere ringraziato ogni giorno, io che da un guaio mi tolgo e in un altro mi infilo.. so che, lì altrove c’è sempre qualcosa di bello, che è in me.. e che mi rende libera… io voglio sentire e volare, e perdermi negli occhi e in un emozione, essere gioia e magia.. solo per un attimo, regalo della vita… questo……e socchiudo gli occhi per sentirti, per vederti; tu che nel nulla ti sei perso, ma che dal nulla rimbalzi ogni giorno…non ci sei, ma sei lì di fianco, e mi basta un gesto , uno sguardo per capire e capirti, mi chiedo io,  ma perché sono condannata a questo essere così ricettiva nei confronti di alcuni esseri speciali.. mi chiedo .. quelli che hanno buttato la chiave, e chiudono imposte e porte con le tavole di legno, perché nessuno mai possa entrare, e niente possa uscire.. e io invece , io, solo uno spiraglio, un piccolo bagliore.. lo posso cogliere… cazzo ma perché … ma quale eterna follia , quale eterno tormento il mio.. congiura , condanna o missione.. sicuramente impossibile??!!!

perchè un po’….

sei arrivato tu con la tua “prepotenza”, hai preso il posto di mille idee e me ne hai regalate una sola, ma con mille facce, mille parole, e mille silenzi, con i tuoi occhi grandi in cui mi perdo,la tua pelle che mi si addice,  e le tue mani forti che mi abbracciano,  e mi regalano gioia e sorrisi, e voglia di ridere , correre e ballare e volare e gridare che  sono felice e voglio esserlo, oggi lo sono, e questo è quello che conta.   Ho lasciato un po’ più in là un passato,  ho accantonato un po’ di idee, ho fatto in modo di alzare il volume della musica, per coprire  le voci che mi volevano distrarre da noi, ho voltato lo sguardo, le spalle, e ho iniziato a camminare verso te, verso noi… e non so dove andremo ma so che il viaggio è la cosa più bella, la meta non ha più il gusto dello sconosciuto, non ha più il vigore del cammino, perde la voglia di scoprire dietro l’orizzonte cosa c’è, allora che viaggio sia…. adesso sia, perchè ogni cosa ha il suo tempo, e noi siamo questo tempo… forse sbagliato, stonato, forse complicato, ma il nostro tempo… per un po’ abbiamo cercato di evitarlo, per un po’ qualcuno ci ha salvato da noi, ma poi anche i migliori angeli si scoprono demoni, e infondo era solo un modo per distrarci da noi..

solo noi…

E poi ritrovarsi tu ed io fuori dal mondo, in un luogo dove non so se ci sia stato un dio, ma so che c’era l’universo intero che girava intorno ai nostri corpi che nell’accordarsi si sono sfiorati e desiderati, mentre le bocche sciorinavano chilometri di parole come fossero rosari, interminabili come le giaculatorie, per spiegare quello che non ci potevamo spiegare, per cercare un appiglio che ci portasse a fuggire  ancora una volta e così imploranti l’uno contro l’altra , l’uno per l’altra   fino a quando  la  pelle ha avuto la meglio e  si è mescolata per ore, senza saziarsi, senza bastarsi, come una droga nuova da provare ancora, e ancora, e cosi arrendendoci alla nostra non volontà abbiamo abbandonato i pensieri e i dubbi lasciandoli fuori, per  avvicinarci a noi, per godere di qualcosa che ha ragione solo di farsi vivere, perché tutto lo complica ogni ora, ogni attimo, ogni persona, complica qualcosa che di per se è semplice e bellissimo, è il centro del cosmo, e tutto sembra poterci girare intorno, quando siamo noi, soli noi ,  le nostre teste , le nostre mani, e i nostri occhi, dalla nostra bocca esce  musica , e sorriso, e rimane stampato sul viso e non se ne va via.. e credimi vorrei fermare tutto e dire questo è la nostra magia.. ma ci vuole tempo, ma ci vuole senso, ma ci vuole forza… la paura di deludere le aspettative ci frena al solo pensiero, e dopo esserci intimati di scappare.. e aver visto che non ci riesce, possiamo solo restare e vivere per poi trovare qualcosa che assomigli alla perfezione… io sono vera e tu anche e non dimentico nessuna parola, nessuna virgola, e non dimentico le stelle che cadono dai tuoi occhi e i salti del cuore per afferrarle.. e non posso fare a meno di pensare che il tempo dovrebbe fermarsi e  non possono essere solo ore..e  farò il possibile perché siano di più .. perché lo voglio per te e per me, per quel noi che dobbiamo scoprire …

Saper aspettare, per poter capire..

Ti penso e ti rivedo, con i tuoi occhi grandi chiusi nel sonno sereno, sei bello, quando ti lasci andare, quando fai cadere tutte le tue difese, e se servono fiumi di alcool ne comprerò in quantità industriale… sto bene con te nei pomeriggi d’ozio, sto bene con te, mentre parli e racconti, sono felice  e se ci sei lo sono un po’ di più… ma non farmi domande difficili, perché io ti ho aperto la porta , perché voglio che questo noi possa avere un opportunità, ovunque voglia andare… ma tu guardati dentro, e guarda me; a volte sembra che qualcosa si rompa ,che quell’intesa perfetta si dissolva in niente, e  non capisco perché, che cosa c’è che rovescia le cose, hai riserve che io non posso sciogliere, solo tu  puoi, non ti ho nascosto niente di me, svelandoti piano tutti i miei  modi di essere, io ho coraggio , ma deve essere  qualcosa per cui vale la pena, una cascata di emozioni,  non è un compromesso, almeno non su te e me , lo è su tutto il resto, ma prima di tutto viene quello che tu vedi e vuoi in me e da me, quello che senti, quello che pensi , sogni…  e se non può essere almeno non avremo il rimorso di non averci provato, anche solo per un giorno, vero che questi buchi neri di te, mi fanno molto pensare al perché… sei vicino, ma ancora non troppo per portarti via la mia anima, perché magari  non c’è la volontà poi di perdersi se non ci sarà una via comune, ma qui c’è la  paura di dirsi  cosa siamo, che cosa vediamo… io sono profondamente sognatrice e romantica forse, ma credo che se si chiama amore, tutto combatte, tutto supera, tutto sconfigge, vince sempre sul mondo intero.. e sai che sono coraggiosa, e che le battaglie non mi fanno paura, anzi, ma se non riusciamo a vedere questo e a dirci sinceramente che cosa è che.. finirà che resterà un quadro dipinto solo a metà con il rimpianto di non averlo concluso, una poesia alla quale manca il senso, una musica che non ha un ritornello.. resterà tutto lì sospeso.. mi sto guardando dentro e so che non sono sola…. Ma è questo che dobbiamo fare, credo, penso…Purtroppo tutto questo capita in un momento in cui sono distratta e distante da me stessa, non ho tutta la mia forza, è assorbita da mille pensieri doverosi , quelli peril lavoro che mi assorbe 13 ore al giorno, e non riesco a sviscerare le emozioni e le sensazioni così a fondo come vorrei fare, relego l’ora dell’immaginazione e del sogno,  del desiderio, alle ultime briciole del giorno… e mi spiace perché questo momento con te avrebbe bisogno di tempo.. ma non ce  né sono solo stanca  e confusa di una confusione assurda anche solo da pensare… non sono il vulcano che solitamente fa scintille..  non sono le mille idee.. un po’ perché mi freno, poichè forse , pare, non abbiamo gli stessi “tempi”… un po’ perché è piatto questo lato del mio cervello adesso… il tempo passa, siamo pazienti.. e vedremo.. ogni ora trascorsa insieme sicuramente non è buttata ma ci arricchisce, ci dà qualcosa che non si trova per strada, ovunque, almeno per me è così.. e lo è quando sono distrutta e poi finisce che si fa mattina tra parole , baci e passione.. lo è quando  ti preparo qualcosa da mangiare , lo è quando tu dormi e io leggo, lo è mentre fumi le tue sigarette e io ti rubo baci… lo è quando fai il simpatico e mi prendi ingiro.. e quindi tutto avrà un valore.. e questo come ti ho detto e promesso, resterà… per come siamo e lo siamo adesso resterà…  e oggi leggevo… che amare non è rincorrere o fuggire ma è saper aspettare… e si è  saper aspettare!!