..e non ci capisco niente

Beh si, da un po questo mio essere è frastornato, non ho più parole poetiche per nessuno, volutamente taciute , cancellate e dimenticate, in attesa di un raggio di sole..non ho più osservazioni strane, anzi…ne ho troppe ma non le dico… insomma mi sto mettendo dentro al cervello milioni di cose e poi..non ci capisco niente.. questo blog, è stata la mia compagnia il mio ordinare pensieri, ma adesso mi intristisce quasi.. è buio.. è silenzioso, è spoglio e forse noiso…. e allora vediamo di fare pace con le parole e metterle in fila ancora una volta….avevo pensato di chiuder, meditato il trasloco, sognato il restiling..intanto inizio con il … riempire il vuoto…

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gocce di un blog

Ci sono spirali di silenzio che mi avvolgono e mi stringono, il mio cuore preso e appeso al muro come un quadro bianco non dipinto, così la mia mente e la mia vita, così io e la mia infinita voglia di… essere vita… tengo stretta tra le mani l’aria che riempie le giornate ogni tanto si apre in un sorriso, ma non c’è dentro quel sapore che so che esiste e voglio sentire e respirare, e trattengo ancora il fiato e resto a guardare questo non luogo, vuoto come la scatola dei regali il giorno dopo natale, e mi chiedo se non è il momento di evaporare, ma poi sarebbe come scappare ancora, e cercare cosa non so.. allora resto qui, ma mi metto in un angolo, con le mie piccole parole chiuse tra labbra rosse e brillanti, nei miei occhi azzurri, mascherati dagli occhiali, nei pensieri che fanno venire il mal ditesta per non dire il mal di mare, tanto arruffati come sono, e con i pugni chiusi, in una sera d’estate, m’interrogo su cosa voglio fare dove voglio andare quasi con la paura di scegliere e di essere ..ma non so …. così confusa… tra puntini e virgolette tento di capire, ma non c’è ragione , non c’è parola, non c’è sensazione che può aiutare.. e.. continuo tra un puntino e l’altro a battere sui tasti e chiudere gli occhi per abbandonarmi al  sonno….. la musica a riempire orecchi e testa a colmare le parole che non riesco a sentire…. 

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battiti d’ali di farfalla

 

Quando dentro lo stomaco senti l’eco delle ali delle farfalle, capisci quanto grande è la tua voglia di innamorarti, quasi un bisogno mentale e anche fisico, ti rendi conto che non ti importa di appagare il tuo corpo, hai bisogno di carezze per l‘anima, di scossoni, per quell’anima fragile che sta “seduta davanti allo specchio abbracciata ad un ricordo”, e ti guardi intorno con gli occhi che brillano, pensando che sicuramente ci sarà qualcuno desideroso di placare la tua sete di gioia, ma forse non vedi più in là del tuo naso, forse sei solo diventata esigente e quindi, vuoi di più, vuoi tutto  e trovare tutto è molto difficile, soprattutto quando guardi nell’unica direzione che forse non ti può dare niente assolutamente, ma di quel niente sei abbagliata, inebriata, e ti ripeti che sicuramente c’è una direzione giusta nella quale andare, procedre, guardare..la cerchi, ma in fondo non la trovi, torni sempre lì, come se un sottile filo di seta ti tenesse ancorata, è lungo lunghissimo, ma c’è.. è lì e tu lo hai annodato , tu per prima l’hai stretto ai rami di quell’albero…la voglia di innamorarsi resta viva e sai che puoi e devi e vuoi viverla, ma è più forte di te, e inizi a domandarti se non sia paura, paura di impegnarsi troppo e quindi ti infili solo in cose sbagliate, e eviti quelle giuste accuratamente, oppure i tuoi sogni da ragazzina sono ancora così presenti che speri nel principe azzurro, che non arriverà mai…beh non sai cosa sia ma quel rumore di ali di farfalla è così bello, e… Dio volesse che accadesse, volesse che ….che quel raggio di sole illuminasse i rami di una splendida querce con radici solide piantate nel terreno e ricoperta di germogli … ansiosi di ricevere luce e sbocciare…forse l’innamoramento è davanti a me ad un passo, ma non posso, mi farei solo tanto male che più di ogni altra cosa dovrei e devo evitare.

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le sere rosa di fine primavera

 

La dolce malinconia delle calme sere di primavera, quando il cielo si tinge di rosa e l’aria si raffresca, corri con la macchina e guardi l’orizzonte, in quel pensiero che non fa male ma grogiola nel ricordo, a volte si perde nel sogno, un respiro e l’emozione di uscire a cena, con calma assaporare la dolce serenità di un bicchier di vino condiviso, di parole dette piano a non intaccare quell’incanto, la voglia di ritrovare la quotidianità e la sorprendente gioia delle piccole cose, rientrare a casa e annaffiare i fiori sul terrazzo, mentre la radio passa ancora la tua canzone, sembra tutto così normale, sembra tutto così impossibile, le amiche di sempre e le confidenze, la speranza e la certezza che domani sarà una bella giornata, che sarà una giornata con un emozione dentro, la speranza che torni a sorprenderti la vita e ti invada, un sogno che non osi fare, un momento che non riesci nemmeno a pensare, che in fondo al tuo cuore brami, e immaginare il suono di un sms che arriva,  e di un sorriso che si staglia sul mio volto, ma poi è forte la consapevolezza che ciò non accade, la razionalità che combatte i sogni, ma vive dentro me ancora la forza e la voglia di credere che possa succedere, che succederà

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a voce alta

 

Succede, succede..ma mi sorprende sempre, un attimo e capisci che il resto non conta..è bastato un attimo, mescolato alla mia voglia di innamorarmi, a questa primavera che stava mettendo i primi germogli, è bastato un attimo per abbassare quella cortina di ferro issata per non farsi male, e mi sono ritrovata così vulnerabile, così fragile mi sono ritrovata a seguire il volo delle rondini e guardare il cielo azzurro, e sognare te, ancora te, dinuovo te, ogni volta, e non mi hanno scoraggiato i casini, e le latitanze, la voglia di gridarlo è forte, e non so..perchè…. sappiamo bene che il volo delle rondini è bello nel sole di primavera ….nel mondo un po’ più in là., leggermente scostato dalla realtà di tutto e tutti, della frenesia del giorno di lavoro, nel mondo perfetto fatto di oceani e mari… riflessi dei tuoi occhi… e poi si sa che le lame che tagliano le vene fanno male, piano affondano nella pelle, e solcano, e fanno spazio a quel sangue che piano esce, e fa male, e ti lascia disarmata e spossata senza forze….questo l’effetto del nostro esserci alternati… e pensare che mi ero promessa di non sentirmi mai più così…preda delle emozioni, e sono stata brava ci sono riuscita e con qualcuno addirittura ho fatto la stronza, ho chiuso porte, ho preso quello che volevo e fanculo il resto..e poi è bastato un attimo, e dico un attimo…per perdermi in te… ma che hai fatto….mi hai drogato..che hai fatto, mi hai rapito i pensieri…ma chi sei..perchè …..ho voglia di guardarti in  faccia tenerti stretto e dirti questo … gli occhi nei tuoi, laghi gemelli che si avvicinano..fino a fondersi…e parole libere senza timore come ti ho già detto..ma non così vicino non così….non così..

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