squilli, numeri e raggi di sole

guardavo attraverso la finestra, che cielo grigio, che non voglia di fare, che sentire strano e stonato..

e il cellulare suona, suona …

e lo faccio suonare….,

 non mi va dirispondere, sempre le stesse cose, le ho già ripetute mille volte a chi non vuol sentire a chi dice che ha voglia di vedermi, e io nemmeno a pensarci, che magari solo un caffè o una cena tranquilla, ma non mi importa gli ho detto chiaro che non è il caso che non mi va, ma ogni tanto riappare, non si arrende,

e suona il cellulare,

 suona….

mi spiace perchè non è cattivo , anzi premuroso e a modo suo affettuoso, ma non mi va, il sentire non è lo stesso, nessun ritorno, nessuno, per me, una persona conosciuta e usata, in un certo senso, per un po’, ma poi dove non c’è io non ci voglio mettere niente, non mi devo accontenatre e non mi voglio, non ho bisogno di compagnia ho bisogno di follia e adrenalina, quel raggio di sole che fa capolino che so che c’è dietro alle nuvole, questo voglio pretendo e sono in grado di aspettare, di dire no finchè non è , perchè  non so che farmene di qualcosa che non mi dà e non mi fa sentire e volare come voglio, come sogno, di tempo ne ho prima di planare giù, di tempo ne ho… di tempo ne prendo…adesso mi permetto questo lusso, per troppo tempo ho volato basso per non dire che ho strisciato sul pavimento e quindi , se volevo continuare a farlo…si con piccole o grandi differenze, ma forse pretendo troppo, ma non mi importa… irriverente e matta , vado avanti con il naso in su sotto al mio ombrello di Betty Boop, e nevica…  e guardo oltre,

e il cellulare risuona,

 ma non ci sono, no… non più… ho scoperto, esplorato, appagato il bisogno di spingermi oltre e ritornare e  quindi niente da perdere solo da trovare,

e il cellulare smette di suonare…

unb pensiero poi….chissà se per qualcuno io sarò stata questo genere d’affare…mah.. rischi da correre… correre si… naso in su, ombrello e … corri… corri, signorina… prima o poi volerai… e verrà il sole,verrà il sole!