e mi sento così stupida a volte quando mi fermo a pensare.. e ogni volta cerco di non lo fare, ma poi mi guardo allo specchio e vedo i segni del tuo abbraccio intorno al mio corpo, i tuoi occhi in fondo al mio sguardo, lì dove finisce il corpo e inizia l’anima, un po’ sopra al cuore e mi chiedo perché ci sei rimasto, lì, ti sei seduto su una panchina, anzi hai piantato una tenda…… da un po’ troppo tempo…. un opera incompiuta, un sorriso mancato, un bacio che non era un addio ma un arrivederci… e poi il niente, persi nel mondo nelle proprie vite, ognuno nel suo mondo distante solo una mezz’ora l’uno dall’altro.. ma lontani milioni di pensieri e parole.. e poi ogni tanto appari.. e non so per cosa.. tre parole.. ma ci sei.. anzi ci siamo.. nella mente… e mille domande come una 15enne un po’ sognatrice, mi chiedo un milione di cose e poi mi rispondo che invece è solo un caso, non volevi dire niente più di quello che hai detto, forse.. o forse… e poi torno con i piedi per terra e sogno solo pochi istanti al giorno, e vivo tutte le ore, e poi mi chiedo quanto dovrò ancora girare in cerca dei tuoi occhi, del tuo sguardo della tua bocca, e non so perché, non so se.. e non capisco, non ci posso nemmeno pensare a quanto sono idiota.. ma sono così: fuori moda, forse, poco interessante, quasi imbarazzante per quanto posso essere infantile, e ripasso lentamente i si detti probabilmente troppo presto e i perché mai domandati, e le domande lasciate infondo alla gola, codarde da non uscire, non per paura delle risposte ma per non essere invadente, maledetto vizio che non riesco a perdere.. Scolorirai anche tu, vero? dimmi che è così.. il tempo lascerà il vuoto intorno a quella tua immagine, a quel sorriso così speciale, mai troppo e mai di convenienza, al tuo ridere che se chiudo gli occhi riesco ancora a sentire, alle parole giuste al momento giusto, al calore del tuo corpo sconosciuto e familiare, al desiderio che con te se ne è andato e stenta a tornare, e la sensazione dei tuoi capelli tra le dita, al tuo sfottermi e fermare ogni piccolo e timido tentativo di dirti spudoratamente ciò che è….. dimmi che tutto questo sparirà presto, non posso restare ferma qui, devo andare .. devo farlo.. e accantonare la mia voglia di cercarti per venirti a scoprire, per entrare in te e per convincermi che infondo non c’è niente di interessante da conoscere in te, ti prego dimmi che è così, che mi sono sbagliata, che eri un bluff, che non c’è niente di bello, che .. dimmi ciò che vuoi.. se riesci a convincermi sei un grande incantatore di serpenti, sei un po’ mago… proverò a camminare senza voltarmi per vedere se me ne posso andare, anche se stenteranno a crederla gli occhi del cielo questa cosa qui, loro sanno dove guardare…!
incredibile …. 🙂 .