Mi manchi, anche se non ti ho mai avuto.. mi manchi dal nulla.. mi manchi… e ti racconto una storia….un desiderio… un sogno… quello che so fare perché fa male… e mentre chiudo il libro, perché le parole si mescolano ai pensieri, occhi sfuggenti, il dolore di doverti prendere il mento per far si che tu mi guardi, e la tua paura, il terrore che ti baciassi …. Sei forse un errore che tu mi hai gentilmente evitato, perché non sei niente di quello che ho ipotizzato, probabilmente… e si… e invece…. La storia…. Io ti vorrei qui nel lento passeggiare delle domeniche pomeriggio, quando il tempo sembra lunghissimo e poi vola via, con la calma e la serenità di chi si lascia vivere, si e io ti vorrei qui nella rilassatezza della mia casa , con gli abiti comodi e freschi della prima estate, seduti per terra sul tappeto a raccontarci parole sommesse, e sguardi, mescolando sorrisi, e piccoli bronci, e poi avvicinarsi poco, piano per sentire le parole che non riescono a uscire con tanto fiato, e costruire piano la confidenza, stabilire un contatto, senza fretta, e condividere gelato e caffè, concedendoti di fumare, si può qui, si, aiuta a costruire, a aprire ciò che è chiuso, aiuta a sentirsi liberi, aiuta.. e se avrai voglia di ridere potrai farlo, e la mia follia ti sorprenderà nell’esplodere in una canzone che mi farà girare su me stessa cantando, un attimo , per tornare a noi al tappeto, al passato , al futuro, al presente, alle passioni, foto, voli e libri, parole e film, musica e canzoni, e sogni infranti e sogni nel cassetto, e … a quello che vuoi, che voglio, a quello che….
Ma tu non capisci, non hai capito… e non mi vendo, e tantomeno mi svendo, e se insisto è perché io vorrei e credo che potrei e sarei, ma poi ti tolgo di dosso il vestito che io ti ho cucito,e vedo te, che da quando mi sono lasciata andare, riesci solo a sorprendermi in negativo, non riesci a dirmi niente, non riesci nemmeno a dirmi vattene, non riesci nemmeno più a scherzare e giocare, e non tolleri la mia presenza e scappi, e provi un gusto meraviglioso a farmi male…. E non hai capito niente e io nemmeno… e,e ,e, e, e allora vattene, vattene anche dalla mia mente, lasciami in pace, non torturarmi…………. E invece no non farlo ti prego spiegami parlami almeno una volta fammi capire chi sei e perché mi hai fatto questo….perchè mi sei entrato dentro, perché…..te, solo te, e te… ma perché…la persona più assurda e sbagliata per me….non andartene, e dai fiato a questo film muto…. Ti prego, fallo…. E guardami su quello scalino sconnesso con i miei tacchi alti, in bilico sulla vita, ti prego fallo, mi sembrava di elemosinare le tue attenzioni, e poi… se mi davi un schiaffo sentivo meno male, e avrei voluto picchiarti piangendo… ma non volevo e me ne sono andata… e ho deciso di non tornare, torturando qualcuno con questa storia assurda e tornando a casa prima…. Perchè se fossi tornata, si sarebbe visto che il mio rimmel cadeva a strisce lunghe sul viso e forse … mi sarei messa a implorarti in ginocchio… era una storia questa, che non credevo di raccontare…..…