V
Violata e tormentata nella mente, mi spoglio dei vestiti e della pelle, la vendo al mercato dell’usato è logora e stracciata, è buona forse solo per rattoppare qualche altro vestito bucato,
comprane un pezzo almeno, e fanne un piccolo fiore, regalalo a chi con il sorriso lo appunta sul petto e lo porta in giro.
Anima resti tu sola, da gettare in una discarica, vuoto a perdere inutile anche il riciclo, non serve a niente, disfarsene è l’unica soluzione;
cuore malandato e sbrindellato, distrutto da mille paure e dolori subdoli ed invisibili che come lamette ne hanno tagliato la parte migliore, incapace di battere di funzionare, fermati almeno sarà l’ora di riposare.
Stanca e sfinita mi sciolgo come neve al sole, i miei nervi corde di un violino, ogni spostamento d’aria le fa vibrare ma sono stonate e stridono, non suonano fanno solo rumore…pezzi di me un mucchio di scarti destinati al macero…